L’Ultima cosa che mi ha detto, la serie tv

Domanda di: E. Rovella | Ultima modifica: 19 Giugno 2023 - Tempo di lettura: 6 minuti
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“L’ultima cosa che mi ha detto” è una miniserie statunitense che prende spunto dall’omonimo romanzo di successo scritto da Laura Dave. La serie è adattata da Laura Dave stessa insieme al marito Josh Singer, noto per il suo lavoro in “Il caso Spotlight”. Il thriller vede come protagonista Jennifer Garner, famosa per la sua interpretazione in “Alias”, nel ruolo di Hannah Michaels. Hannah è una donna che deve affrontare il compito di costruire un rapporto con la sua figliastra sedicenne Bailey, interpretata da Angourie Rice, nota per la sua performance in “Omicidio a Easttown”. Nel frattempo, Hannah cerca disperatamente di ritrovare il marito Owen, interpretato da Nikolaj Coster-Waldau, noto per il suo ruolo in “Il Trono di Spade”, scomparso in circostanze misteriose.

Mentre Hannah spinge Bailey ad aiutarla nella ricerca di risposte di fronte a una serie di eventi spaventosi, un indizio sul passato di Owen offre loro una pista. Nel frattempo, Jules, interpretata da Aisha Tyler di “Criminal Minds”, migliore amica d’infanzia di Hannah, e Grady, interpretato da Augusto Aguilera di “Promised Land”, un misterioso individuo interessato anche alla scomparsa di Owen, iniziano a rendersi conto dei guai in cui si trova la famiglia Michaels.

Miniserie con Geoff Stults

La miniserie vede anche la partecipazione di Geoff Stults di “Enlisted”, John Harlan Kim di “9-1-1” e l’ex co-protagonista di Garner in “Alias”, Victor Garber.

“L’ultima cosa che mi ha detto” è una serie che si basa sul romanzo di successo di Laura Dave, che ha raggiunto la vetta delle classifiche del New York Times per 65 settimane, di cui cinque al primo posto. La serie è prodotta anche da Reese Witherspoon, che ha scelto il romanzo di Dave come libro del mese per il suo Book Club a maggio 2021.

La protagonista Hannah Michaels era stata originariamente assegnata a Julia Roberts, ma a causa di conflitti di programmazione, l’attrice è stata sostituita da Jennifer Garner.

La maggior parte delle riprese della miniserie si è svolta a Sausalito, una città costiera della California vicino a San Francisco e al Golden Gate Bridge.

“L’ultima cosa che mi ha detto” è un thriller che si basa su una famiglia colpita dalla scomparsa di Owen a seguito di un caso di frode finanziaria coinvolgente l’FBI. Mentre Hannah cerca di risolvere il mistero e di costruire un rapporto con Bailey, madre e figlia si trovano di fronte a risposte inaspettate e una serie di cliffhanger che caratterizzano ogni episodio. La serie si concentra sulle dinamiche familiari, sulla fiducia e sulla fragilità dei legami familiari, con l’unità familiare che diventa il vero fulcro della storia.

Come è sembrata la serie tv

Tuttavia, nonostante l’interessante premessa, la serie non riesce a mantenere un ritmo avvincente e le rivelazioni complesse non aumentano il livello di interesse. Gli intrighi legati alla scomparsa di Owen sembrano meno minacciosi di quanto inizialmente previsto, e un finale assurdo e smelenso può lasciare lo spettatore con una sensazione di inganno. Tuttavia, la narrazione del rapporto in evoluzione tra Hannah e Bailey risulta coinvolgente. Le due donne, costrette dalle avversità e dalla precarietà, si avvicinano e la serie diventa un’esplorazione coinvolgente del legame madre-figlia. La storia sottolinea l’importanza dei legami familiari, sia quelli di sangue che quelli scelti, con Hannah pronta a sacrificare tutto per la sicurezza di Bailey, diventando così il vero motore della narrazione.

La performance di Jennifer Garner in “L’ultima cosa che mi ha detto” è sicuramente degna di nota. Il suo ruolo richiede un’ampia gamma di espressioni facciali, sguardi patetici e musetti tremolanti, e lei riesce a riempire lo schermo con dignità. Anche il resto del cast, tra cui spicca David Morse di “Dr. House” (ma compare brevemente anche Victor Garber, che ha recitato con Garner in “Alias”) in un ruolo chiave, offre una buona interpretazione. Tuttavia, nel complesso, “L’ultima cosa che mi ha detto” ha un andamento troppo diluito e i flashback confusi non si adattano bene al ritmo del thriller. Con una regia diversa, in grado di concentrarsi sul dramma familiare anziché sull’investigazione del mistero, la serie avrebbe potuto funzionare molto meglio. Olivia Newman è brava nel creare uno spettacolo visivamente splendido, ma fallisce nel resto.

Jennifer Garner

Jennifer Garner ha desiderato così tanto ottenere il ruolo da protagonista nella miniserie “L’ultima cosa che mi ha detto” che ha scritto una lettera per spiegare perché avrebbero dovuto scegliere lei. Basata sul romanzo omonimo di Laura Dave, la serie racconta la storia di Hannah, interpretata da Garner, che cerca di scoprire la verità sulla scomparsa misteriosa del marito e nel frattempo sviluppa un legame con la sua figliastra adolescente Bailey. Garner è tornata sul piccolo schermo dopo il successo di “Alias” e ha rivelato che si è sentita profondamente colpita dalle sfaccettature del personaggio di Hannah. Determinata a ottenere il ruolo, ha scritto una lettera espressiva in cui ha spiegato il suo amore per il personaggio e il motivo per cui si sentiva destinata a interpretarlo. La sua mossa ha avuto successo quando è emerso che Julia Roberts non era più disponibile per il ruolo e Garner è stata scelta come protagonista.

“L’ultima cosa che mi ha detto” rappresenta il ritorno di Jennifer Garner alla ribalta televisiva e offre una performance degna di nota da parte dell’attrice. Nonostante alcuni difetti nella narrazione e nella regia, la serie affronta temi familiari e un mistero avvincente, mantenendo l’attenzione degli spettatori.

Trama e recensione

All’origine di tutto c’è il romanzo omonimo di Laura Dave, pubblicato nel 2021 e diventato subito un bestseller, raggiungendo il primo posto nelle classifiche del New York Times. In Italia, è stato edito da Piemme. L’interesse per questa storia è cresciuto nel mondo del cinema e dello streaming, portando alla produzione della serie “L’ultima cosa che mi ha detto”. La trama segue Hannah, una donna che deve cercare di stabilire un rapporto con la figliastra sedicenne Bailey mentre cerca di scoprire la verità sulla misteriosa scomparsa del marito Owen. Cosa è successo? E perché? La serie, ideata da Laura Dave stessa e Josh Singer, con la regia di Olivia Newman, è composta da sette episodi della durata di un’ora ciascuno ed è ora disponibile su Apple TV+. I primi due episodi sono stati rilasciati inizialmente, seguiti da un nuovo episodio ogni venerdì fino al 19 maggio. Questa volta, niente maratona di episodi.

Il romanzo di Dave è diventato un successo immediato, vendendo oltre un milione e mezzo di copie e mantenendo la posizione al vertice delle classifiche per cinque settimane, rimanendo tra i libri più venduti per oltre un anno. Questo fenomeno ha attirato l’attenzione della Hello Sunshine di Reese Whiterspoon, che ha acquisito i diritti per la trasposizione economica e li ha messi sul mercato insieme a 20th Television (una filiale dell’ex-Fox). E così è nata la miniserie “L’ultima cosa che mi ha detto”, che vede Jennifer Garner come protagonista (anche se inizialmente era prevista Julia Roberts), insieme ad Angourie Rice e Nikolaj Coster-Waldau, e un nutrito cast che include Aisha Tyler, Geoff Stults, John Karlan Kim e Augusto Aguilera. Jennifer Garner è entrata nel progetto come sostituta di Julia Roberts ed è prodotta dalla Hello Sunshine di Reese Whiterspoon.

Com’è la serie?

Nel complesso, si tratta di un’opera interessante che inizia in medias res, immergendoci nell’inizio della fine di un quadro familiare felice ma non idilliaco, mostrando l’incapacità relazionale tra Hannah e Bailey, una tipica adolescente problematica e scontrosa. Poi c’è la scomparsa di Owen, un punto di svolta che diventa la chiave narrativa fondamentale, proprio come Lea Massari/Anna ne “L’avventura” di Antonioni: improvvisa, netta, assurda e senza spiegazioni. Rimangono solo il silenzio (letteralmente, pochissima musica e un accompagnamento musicale sobrio, ma da segnalare la grande “The Ghost of Tom Joad” di Bruce Springsteen), pochi indizi e le macerie di una vita da ricostruire. Ma cosa è realmente accaduto?

Da qui inizia il viaggio nel mondo straordinario de “L’ultima cosa che mi ha detto”, un thriller-mistero di ampio respiro che coinvolge agenti sotto copertura e segreti inconfessabili, sulla scia del classico hitchcockiano “Intrigo internazionale” e del più recente “L’assistente di volo”, in cui una persona comune, in questo caso una madre di famiglia con la passione per l’intaglio del legno, si trova coinvolta in qualcosa di molto più grande di lei. Mentre il mistero intorno a Owen (interpretato da un Nikolaj Coster-Waldau ricco di sfumature) si sviluppa gradualmente, il rapporto tra Hannah e Bailey, interpretate in modo coinvolgente da Garner e Rice, diventa sempre più centrale.

Il loro rapporto, però, impiega molto tempo per decollare e può risultare difficile empatizzare con loro inizialmente, ma poi prende slancio e guida il racconto, arricchito dalle intuizioni registiche di Olivia Newman (già direttrice di “La ragazza della palude”). Il racconto, tuttavia, presenta un unico, grande problema: il product placement. Mai come in questa produzione Apple Original (che finora ha fatto pochi errori) si è visto un così alto numero di scene con telefoni, tutte rigorosamente con il celebre iPhone in mano. Avrebbero potuto evitarlo. Nonostante questo, nulla toglie il valore di un viaggio che merita di essere intrapreso e del quale, siamo certi, si parlerà a lungo, anche se l’impressione generale è che si sia perso un’opportunità…


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