Conegliano

Domanda di: W. Trianni | Ultima modifica: 19 Giugno 2023 - Tempo di lettura: 6 minuti
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Conegliano, una città pittoresca situata nel nord-est dell’Italia, nella regione del Veneto, vanta una storia ricca, una cultura affascinante e un’importante tradizione vinicola.

Uno dei punti di forza di Conegliano è il suo centro storico ben conservato, caratterizzato da stradine lastricate e sontuosi edifici d’epoca. Nel cuore della città sorge la maestosa Cattedrale di Santa Maria Annunziata, con la sua imponente facciata gotica e il campanile romanico. A pochi passi dalla cattedrale si erge il Castello di Conegliano, una fortezza medievale imponente che offre una vista panoramica sulla città e sui suoi dintorni.

Conegliano è celebre anche per essere la città natale di uno dei più importanti enologi italiani, Antonio Carpenè. Qui si trova l’Istituto Enologico Cerletti, una rinomata scuola di enologia fondata nel 1876, che ha contribuito allo sviluppo e alla promozione del vino italiano di alta qualità. La zona circostante è rinomata per la produzione di vini pregiati, in particolare il famoso Prosecco, che viene coltivato sulle colline circostanti.

Oltre alla sua tradizione vinicola, Conegliano offre una vivace scena culturale. Il Teatro Accademia, uno dei teatri più antichi e prestigiosi d’Italia, ospita spettacoli di opera, balletto e teatro. La città è anche sede del Museo Civico, che custodisce una ricca collezione di opere d’arte e reperti storici che raccontano la storia locale.

Gli abitanti di Conegliano sono noti per la loro calorosa ospitalità e la loro passione per la buona cucina. I ristoranti e le trattorie locali offrono una deliziosa cucina veneta, con piatti tradizionali come risotto, polenta e formaggi tipici della regione.

Un luogo affascinante

Conegliano, una cittadina situata nella provincia di Treviso, nel Veneto, è un luogo affascinante che vanta una storia ricca e monumenti di grande interesse. Con i suoi 34.328 abitanti, è il secondo comune più popoloso della provincia dopo il capoluogo.

Dal punto di vista geografico, Conegliano si trova ai piedi delle colline del Prosecco, in una posizione intermedia tra la pianura veneto-friulana e le Prealpi Bellunesi. È posizionata strategicamente tra Treviso e Belluno e gode di ottimi collegamenti grazie all’Autostrada A27.

La storia di Conegliano affonda le sue radici nel X secolo, quando una fortezza controllata dai vescovi di Belluno fu costruita in questa zona. Il toponimo stesso sembra derivare dal latino “cuniculus”, che indica i passaggi sotterranei del castello, o potrebbe avere origini romane con riferimento alla gens Cornelia. Nel XII secolo, la città iniziò a prendere forma quando un gruppo di famiglie nobili si organizzò creando un governo comunale intorno alla bastia, dando così origine a un borgo. Il castello di Conegliano rimase sempre il centro del potere, sia civile che religioso, con la presenza della podesteria e della collegiata di San Leonardo. Numerosi monasteri furono fondati in quel periodo, incoraggiando lo sviluppo delle attività artigianali e agricole.

Tuttavia, nel 1153, Conegliano fu sottomessa al comune di Treviso dopo un assalto sanguinoso. La città divenne un punto strategico per il controllo del Friuli e dei domini del Patriarcato di Aquileia. Nel corso dei secoli, Conegliano passò sotto il dominio degli Ezzelini, degli Scaligeri e infine della Repubblica di Venezia nel 1337. Durante questo periodo, furono costruite nuove fortificazioni e una cinta muraria per proteggere il borgo. Nonostante un devastante attacco delle truppe del Regno d’Ungheria nel 1411, i lavori di fortificazione e ampliamento continuarono. La città si arricchì di palazzi signorili e istituzionali, ma dopo la guerra della Lega di Cambrai iniziò il declino.

Nel Settecento, il castello di Conegliano, già in rovina, fu in gran parte demolito per fornire materiale da costruzione per nuove strutture, tra cui il Palazzo Comunale. Dopo la caduta della Repubblica di Venezia, Conegliano passò sotto il dominio di Napoleone e successivamente agli Austriaci, che svilupparono l’economia e le infrastrutture della città. Con la costruzione della Strada Maestra d’Italia e della ferrovia nel 1858, il centro vitale si spostò più a sud, intorno alla stazione. Nel 1866, Conegliano divenne parte del Regno d’Italia insieme al resto del Veneto.

Storia

Conegliano, una città situata in una posizione geografica privilegiata tra le Prealpi Bellunesi, circondata da un paesaggio collinare di straordinaria bellezza, è emersa molto probabilmente durante l’alto Medioevo. La sua struttura e l’assenza di tracce romane all’interno suggeriscono che si sia sviluppata in un territorio di origine latina fin dalla tarda età repubblicana, grazie all’ampliamento dell’agro opitergino e all’assegnazione di nuove centurie.

Il nome del Castello di Conegliano appare per la prima volta in un documento del 1016, con cui Enrico II conferma al vescovo di Belluno Ludovico il possesso di alcune città. Questo fatto costituisce una conferma indiretta dell’esistenza della rocca durante l’era ungherese e del suo interesse militare, data la sua vicinanza alla via Ongaresca, un’importante arteria medievale di penetrazione dal Friuli a Treviso.

Conegliano, modellata sul pendio di una collina calcarea secondo uno schema insediativo focalizzato e avvolgente, che ne rivela immediatamente l’origine feudale e militare, assume la sua struttura definitiva alla fine del XIV secolo, dopo i lavori di potenziamento militare durante il periodo scaligero (1330-1334) e la breve dominazione carrarese (1384-1388). A quel tempo, la città era composta da due parti distinte ma correlate, unite da un lungo circuito di mura: il castello, situato sulla cima della collina, e il borgo sottostante.

Nel XII secolo, quando Treviso iniziò a rivendicare i territori sulla sinistra del Piave, il Castello di Conegliano era governato da una consorteria nobiliare organizzata come Comune, alleata con le signorie ecclesiastiche vicine di Ceneda e Belluno. Alla fine dello stesso secolo e nei primi decenni del successivo, la città consolidò la sua posizione come centro più importante sulla sinistra del fiume, raggiungendo l’apice della sua potenza.

Protetta da Federico II e affidata alla famiglia dei da Romano, Conegliano subì un periodo nefasto di persecuzioni e pesanti imposizioni fiscali durante la tirannia di Ezzelino IV. Dopo la caduta dei da Romano nel 1259, la Marca Trevigiana divenne quasi una confederazione sotto il governo illuminato del “buon” Gherardo da Camino, e Conegliano ne fece parte, sottomettendosi al capoluogo e vivendo un periodo di rinascita economica, civile e religiosa.

Dopo aver dedicato la propria fedeltà al conte di Gorizia per dieci anni (1319-1329), la città, nel 1329, seguendo le sorti di Treviso, decise di sottomettersi a Cangrande della Scala. Sebbene breve, la dominazione scaligera (1329-1337) ebbe un impatto significativo sulla città, potenziando la sua struttura difensiva, ma gravando pesantemente sulle già impoverite finanze del Comune. Nel 1337, un’insurrezione popolare guidata da Scoto de’ Scoti costrinse alla resa il podestà scaligero Giovanni da Caligine.

In seguito, Conegliano passò sotto il dominio del Patriarca d’Aquileia, di Ludovico d’Ungheria, di Leopoldo d’Austria e subì anche una breve dominazione dei Carrara di Padova (1384-1388), che, nonostante la sua fugacità, contribuì a conferire alla città il suo aspetto definitivo, rafforzando il sistema difensivo di epoca scaligera.

Dopo la caduta della signoria carrarese nel 1388, Conegliano confermò la sua dedizione a Venezia, diventando un fedele suddito della Serenissima per quattro secoli, rinunciando così alla sua potenzialità militare originaria per abbracciare un destino agricolo-commerciale che poteva essere perseguito solo sotto la protezione della politica veneziana. Con la caduta della Repubblica di Venezia sotto il dominio napoleonico nel 1797, Conegliano seguì il destino della città. L’occupazione francese fu poi sostituita da quella più mite degli Austriaci.

Nel 1805, la città fu nuovamente invasa dalle forze francesi, che decretarono l’unione del Veneto al Regno d’Italia e nominarono Conegliano “ducato” mediante un decreto di Napoleone del 1806. Dopo la caduta di Napoleone, gli Austriaci ritornarono in città e il loro “paterno regime” durò fino al 1866.

Nel XIX secolo, spinti dall’emergente classe borghese, che si ispirò alle figure di Caronelli e successivamente di Gera, si affrontò nuovamente la questione urbanistica, concentrando gli interventi sulla riqualificazione dell’antica piazza del Berga. Qui, sul versante nord, tra il 1846 e il 1869, fu eretto il Teatro Sociale Accademia su progetto dell’architetto udinese Strada. Negli stessi anni (1858), la costruzione della linea ferroviaria Venezia-Udine, con un percorso troppo vicino al vecchio centro storico, ostacolò la crescita verso sud. Questo accentuò la divisione tra l’area urbana, destinata alla residenza borghese, dove spicca la Villa Gera progettata da Jappelli (1827-1828) e decorata da De Min, e la zona ancora in gran parte rurale, che successivamente sarebbe stata utilizzata per l’edilizia popolare e gli insediamenti industriali.

Il boom industriale degli anni ’60 del XX secolo e la conseguente crescita edilizia, basata sugli errori urbanistici del secolo precedente, hanno purtroppo contribuito a dissipare il patrimonio ereditato dalla città.


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