Luca Zingaretti è ancora Bruno Testori e torna su Sky con Il Re, la nuova stagione

Scritto da Maria Luisa Congiu, 12 Aprile 2024 - Tempo di lettura: 3 minuti

Testori, interpretato da Luca Zingaretti, deve fare di tutto per sopravvivere in carcere: ecco la seconda stagione de Il Re

Il ritorno della serie “Il re” su Sky e Now, con Luca Zingaretti nel ruolo del controverso direttore di carcere Bruno Testori, porta con sé una nuova stagione intrisa di estremismo. La narrazione riprende dal punto in cui si era interrotta nella prima stagione, con Testori ora recluso nel carcere di S. Michele, un tempo suo regno incontrastato. Tuttavia, i rapporti di potere sono ora ribaltati, poiché Testori si ritrova nella posizione di detenuto, con tutte le incognite legate alla sua storia e alla sua sicurezza.

La seconda stagione de Il Re inizia con il ribaltamento dei ruoli

La seconda stagione de Il Re inizia con il ribaltamento dei ruoli (In foto Luca Zingaretti)

Nonostante la serie non sia esplicitamente una denuncia, Zingaretti non può evitare di sottolineare la drammaticità della situazione carceraria italiana. Si evidenzia un aumento esponenziale dei suicidi tra i detenuti, specialmente tra coloro che forse non avrebbero dovuto essere in carcere per problemi di salute mentale. Anche il numero di suicidi tra gli agenti di custodia è in aumento, evidenziando la precarietà delle strutture carcerarie e la mancanza di spazi e risorse necessarie per il reinserimento sociale dei detenuti.

La seconda stagione de “Il Re” riprende dalla conclusione della precedente, con il personaggio di Bruno Testori interpretato da Luca Zingaretti imprigionato nel suo stesso carcere. La serie sarà trasmessa da oggi esclusivamente su Sky e Now.

I personaggi intorno a Zingaretti che tornano nella seconda stagione

La serie, scritta da Peppe Fiore, Alessandro Fabbri e Federico Gnesini e diretta da Giuseppe Gagliardi, vede il ritorno di molti personaggi, insieme a nuove aggiunte al cast per questa stagione. Il focus rimane su Testori, imprigionato nel suo stesso regno e costretto a lottare per sopravvivere e riconquistare il potere. Il racconto si sviluppa attraverso intrighi, corruzione e desiderio di potere, senza concessioni al politically correct.

La seconda stagione de “Il Re” inizia con il ribaltamento dei ruoli: Bruno Testori, artefice della sua regalità nel carcere di San Michele, si ritrova ora prigioniero della sua stessa creazione. La serie, disponibile esclusivamente su Sky e Now, offre una trama che mescola abilmente il bene e il male, senza soluzioni definitive, per soddisfare uno spettatore in cerca di ambiguità e provocazioni.

Testori, detronizzato e imprigionato, si trova ad affrontare le accuse della PM Laura Lombardo (interpretata da Anna Bonaiuto), sostituito dal comandante Sonia Massini (Isabella Ragonese), una figura priva dei suoi stessi scrupoli morali. La narrazione segue il classico schema della caduta di un grande uomo, ma il piacere perverso del pubblico è nel vedere cosa accade quando il potere viene messo alla prova.

La trama si sviluppa attraverso un intreccio di spionaggio e intrighi, con Testori libero grazie all’intervento del potente Gregorio Verna (Fabrizio Ferracane), ma costretto a indagare sul magistrato detenuto Vittorio Mancuso (Thomas Trabacchi) sotto minaccia di perdere di nuovo il suo potere. Ogni personaggio agisce in base alla propria interpretazione di concetti come giustizia e libertà, in una lotta senza esclusione di colpi per la sopravvivenza e il potere.

La seconda stagione de "Il Re" inizia con il ribaltamento dei ruoli

La seconda stagione de “Il Re” inizia con il ribaltamento dei ruoli

La serie offre una riflessione sulle relazioni tra individuo e ambiente, con il carcere di San Michele che diventa quasi un personaggio a sé stante, imponente e tortuoso. Il chiaroscuro dell’ambientazione si riflette nelle ambiguità morali dei personaggi, creando una narrazione claustrofobica e avvincente.

“Il Re – Stagione 2” è un secondo capitolo maturo e strutturato, che ribalta le aspettative del genere carcerario introducendo elementi di spionaggio. La serie si distingue per la sua capacità di mettere alla prova lo spettatore, offrendo una narrazione ricca di tensione e ambiguità morale.

Luca Zingaretti riflette sulla situazione attuale, sottolineando come il periodo post-pandemico abbia accentuato la crisi di valori e le difficoltà economiche, rendendo ancora più difficile parlare di riforme nel sistema carcerario italiano. Nonostante le sfide, Zingaretti si dichiara soddisfatto del risultato della serie e aperto a una possibile terza stagione, sebbene non dipenda da lui.

La trama si dipana attraverso dubbi, ombre e compromessi morali, mantenendo lo spettatore coinvolto nella lotta di Testori per sopravvivere e per mantenere un minimo di integrità morale. La serie non offre giudizi netti né soluzioni semplici, ma si immerge in un mondo oscuro e complesso, senza speranze di un lieto fine preconfezionato, parola di Luca.

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