Talassofobia

Domanda di: L. Polverosi | Ultima modifica: 14 Giugno 2023 - Tempo di lettura: 7 minuti
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La talassofobia è una fobia specifica che si manifesta come una paura irrazionale e persistente del mare o dell’oceano. Le persone affette da talassofobia possono provare ansia intensa, panico o terrore solo al pensiero di trovarsi in acqua aperta o di dover affrontare situazioni legate al mare, come nuotare in mare aperto, prendere una barca o anche guardare immagini o video che coinvolgono il mare.

L’estate, per la maggior parte delle persone, è il momento delle vacanze al mare, di giornate trascorse sulla spiaggia tra tuffi nell’acqua e rilassanti letture sotto l’ombrellone. Tuttavia, per alcuni individui, questa stagione può significare un peggioramento di sintomi come l’aumento dell’ansia, del caldo e persino della depressione.

Ma c’è una paura ancora più insormontabile che affligge alcune persone: la talassofobia, ovvero la fobia del mare. Secondo il dizionario Treccani, la talassofobia è definita come “la paura ossessiva del mare, dei bagni marini e della navigazione”. Ma cosa significa veramente avere paura del mare? E come si può capire se si soffre di talassofobia?

Cause della talassofobia

Le cause specifiche della talassofobia possono variare da persona a persona. Alcuni individui potrebbero aver sviluppato la fobia a seguito di un’esperienza traumatica legata all’acqua o ad eventi marini, come un incidente in mare o un affondamento di una nave. Altri potrebbero aver acquisito la paura attraverso l’osservazione di altri che manifestavano ansia o paura in ambienti marini.

Come per molte fobie, la talassofobia può limitare significativamente la vita di chi ne soffre. Le persone con questa fobia possono evitare attività o luoghi che coinvolgono il mare, limitando così le proprie opportunità di partecipare a esperienze sociali, vacanze o attività ricreative legate all’acqua.

Il trattamento per la talassofobia può comprendere diverse approcci terapeutici. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è uno dei trattamenti più comuni per affrontare le fobie, compresa la talassofobia. La TCC mira a identificare e modificare i pensieri negativi o irrazionali che alimentano la paura, così come a promuovere l’esposizione graduale e controllata alle situazioni temute per ridurre l’ansia.

Alcune persone possono trovare beneficio anche da altre forme di terapia, come la terapia di esposizione virtuale, che utilizza la tecnologia per simulare esperienze in ambienti marini controllati. In alcuni casi, può essere utile il supporto farmacologico per alleviare l’ansia associata alla talassofobia.

È importante sottolineare che la talassofobia è una condizione reale e che può essere affrontata con l’aiuto di professionisti della salute mentale. Se la paura del mare limita significativamente la tua vita o ti causa un disagio intenso, è consigliabile cercare l’assistenza di uno psicologo o di uno psicoterapeuta specializzato nel trattamento delle fobie.

La talassofobia è diversa dalla fobia dell’acqua, definita acquafobia, che riguarda la paura generale dell’acqua. Non è nemmeno da confondere con l’idrofobia, che comprende sia la paura dell’acqua che dei liquidi in generale e che ha origine dalla malattia della rabbia.

La talassofobia rappresenta una forma particolare di paura in cui chi ne soffre teme l’acqua profonda, manifestando:

  • Paura di fare il bagno;
  • Paura di navigare in mare;
  • Paura delle profondità marine, del nuoto in acque aperte senza poter vedere il fondo;
  • Paura della profondità dell’acqua in generale, che sia in mare, in piscina o in un lago;
  • Paura del mare aperto e sconosciuto;
  • Paura dell’oceano;
  • Paura del mare durante la notte o quando è buio;
  • Paura di praticare l’apnea.

Esistono anche varianti specifiche della fobia del mare, come la cimofobia, la paura delle onde, del mare agitato e delle tempeste marine, la scopulofobia, la paura degli scogli sommersi e delle incognite marine, e infine la selacofobia, la paura degli squali, resa celebre da un noto film che ha lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo.

I sintomi più comuni della talassofobia includono vertigini, mal di testa, nausea, tachicardia, ansia e attacchi di panico. Talvolta, queste sensazioni possono manifestarsi anche solo guardando uno specchio d’acqua, che sia esso del mare o di una piscina.

È una fobia specifica

Secondo il DSM-5, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, la talassofobia rientra tra le fobie specifiche. Queste fobie possono avere diverse cause, talvolta anche di natura genetica, ma più spesso sono legate a esperienze vissute nell’infanzia o in momenti specifici della vita.

Ad esempio, i genitori ansiosi o sofferenti di talassofobia possono trasmettere la paura del mare ai propri figli. Anche nuotatori professionisti possono sviluppare talassofobia, nonostante sappiano nuotare, a causa della paura del mare aperto o del timore di annegare.

Ma come si può superare la talassofobia?

Un possibile test per individuare se si soffre di tale fobia potrebbe essere quello di guardare foto di profondità marine, del mare di notte o addirittura di laghi, spesso ancora più misteriosi a causa della loro torbidezza.

Tra i rimedi per affrontare e curare la talassofobia, l’educazione a una corretta respirazione può rivelarsi utile. Imparare a praticare la respirazione diaframmatica, che regolarizza il respiro e favorisce la calma, può aiutare a gestire l’ansia associata alla fobia. Inoltre, un approccio terapeutico basato sull’esposizione graduale può aiutare a riacquistare gradualmente familiarità con il mare, iniziando con luoghi dalle acque poco profonde e limpide, magari in compagnia di una persona di fiducia con buone capacità natatorie.

La terapia psicologica, come ad esempio la terapia cognitivo-comportamentale, può rappresentare una soluzione efficace per comprendere le cause della fobia del mare, gestire i sintomi e provare a superarla. Attraverso un percorso terapeutico, la persona affetta da talassofobia può riuscire a identificare le motivazioni che hanno scatenato la fobia, imparare a gestire l’ansia ad essa associata e, col tempo, riscoprire i benefici che il mare può offrire alla mente.

Non è necessario restare imprigionati nel vortice di questa fobia. Con il giusto supporto e l’aiuto di professionisti della salute mentale, la talassofobia può essere superata, aprendo le porte a un mondo di esperienze senza più paure.

Sintomi

I sintomi della talassofobia possono manifestarsi in diverse forme e intensità, ma è importante notare che ogni individuo può sperimentare sintomi diversi. Tuttavia, i seguenti sintomi sono comuni nelle persone affette da talassofobia:

  • Sudorazione eccessiva: la paura e l’ansia possono causare una sudorazione intensa, anche in assenza di sforzi fisici.
  • Vertigini: sensazione di instabilità o di testa leggera, che può essere associata alla paura del mare.
  • Tachicardia: accelerazione del battito cardiaco, che può essere avvertita come un battito irregolare o palpiti.
  • Tachipnea: aumento della frequenza respiratoria, spesso accompagnato da respirazione superficiale e affannosa.
  • Mal di testa: la tensione e l’ansia possono causare mal di testa o cefalee.
  • Nausea: sensazione di malessere allo stomaco, che può portare al vomito in casi estremi.
  • Incremento della peristalsi intestinale: movimenti intestinali accelerati, che possono causare crampi o diarrea.
  • Bocca secca: sensazione di secchezza nella bocca e gola, spesso accompagnata da sete e difficoltà a deglutire.
  • Agitazione: inquietudine e nervosismo costanti, difficoltà a stare fermi o a rilassarsi.
  • Confusione: sensazione di disorientamento o difficoltà a concentrarsi a causa dell’ansia e della paura.
  • Ansia: un senso generale di preoccupazione, apprensione o terrore, spesso sproporzionato alla situazione reale.
  • Attacchi di panico: episodi improvvisi e intensi di paura e disagio, accompagnati da sintomi fisici come dispnea, tremori, sensazione di soffocamento o di perdere il controllo.
  • Senso di morte imminente: una sensazione intensa di paura e di imminente pericolo, spesso associata a pensieri catastrofici legati all’acqua o al mare.

Le persone affette da talassofobia spesso sono consapevoli che la loro paura è irrazionale, ma non riescono a controllarla. Di conseguenza, possono adottare comportamenti di evitamento, come evitare di andare in luoghi con acqua o rifiutare inviti che coinvolgono attività legate al mare. Questi comportamenti possono limitare le loro esperienze e interferire con la loro qualità di vita.

È importante sottolineare che la talassofobia può variare da lieve a grave e che ogni individuo può sperimentare sintomi diversi. In caso di talassofobia persistente e invalidante, è consigliabile cercare l’aiuto di uno specialista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, per affrontare e superare la fobia.

Superare la paura

Per superare la talassofobia, è consigliabile ricorrere all’aiuto di un esperto, come uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato nel trattamento delle fobie. La terapia psicologica, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale, è spesso raccomandata per affrontare e superare la talassofobia.

Durante la terapia, l’individuo affetto da talassofobia può imparare diverse strategie per gestire l’ansia legata al mare e all’acqua. Una delle strategie che può essere utilizzata è quella di concentrarsi sulla respirazione consapevole.

Riconnettersi con il proprio respiro può essere un primo passo importante per affrontare la paura dell’acqua. Molte persone tendono a bloccare o interrompere il respiro in situazioni di ansia, ma imparare a respirare in modo fluido e naturale, eliminando le pause tra inspirazione ed espirazione, può contribuire a ridurre l’ansia e favorire un senso di calma.

Si consiglia di dedicare del tempo alla pratica della respirazione consapevole, sperimentando sessioni di almeno un’ora. Durante queste sessioni, è possibile concentrarsi sulla respirazione, osservando il movimento del respiro e cercando di mantenerlo regolare e profondo. Questo tipo di pratica può aiutare a mitigare gli stati ansiosi e a favorire un maggiore senso di controllo durante le esperienze legate all’acqua.

Tuttavia, è importante sottolineare che la respirazione consapevole da sola potrebbe non essere sufficiente per superare completamente la talassofobia. È consigliabile affiancare la pratica della respirazione a un percorso terapeutico strutturato, supervisionato da un esperto. Uno psicologo specializzato nelle fobie può fornire supporto, consulenza e indicazioni specifiche per affrontare gradualmente la paura dell’acqua e ottenere risultati duraturi. Ogni individuo è unico, e la terapia psicologica può essere personalizzata in base alle esigenze specifiche di ciascuno. L’obiettivo finale è quello di permettere alla persona di affrontare e superare la talassofobia, riacquistando fiducia e godendo appieno delle esperienze che l’acqua e il mare possono offrire.


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