L’osteopatia, una disciplina medica complementare, si pone l’obiettivo di diagnosticare, trattare e prevenire disturbi del sistema muscolo-scheletrico e i loro effetti sul benessere generale del corpo umano. Gli osteopati si avvalgono di una combinazione di tecniche manuali, come la manipolazione e la mobilizzazione delle articolazioni, dei tessuti molli e dei muscoli, per ripristinare l’equilibrio e la funzionalità del corpo.
Il corpo è considerato come un sistema integrato in cui ogni parte influisce sulle altre. Gli osteopati si basano sulla loro conoscenza di anatomia, fisiologia e biomeccanica per identificare le cause sottostanti dei sintomi e lavorare per risolvere il problema alla radice.
Durante una sessione osteopatica, l’osteopata inizia con una dettagliata anamnesi e una valutazione approfondita del paziente, alla ricerca della storia medica, di eventi traumatici o tensioni presenti nel corpo. Successivamente, utilizzano tecniche manuali specifiche per trattare le aree di disfunzione o lesione, lavorando per ripristinare la mobilità articolare, migliorare la circolazione e alleviare il dolore.
Chi è l’osteopata?
L’osteopata è un professionista sanitario specializzato in osteopatia, una disciplina terapeutica basata sulla medicina manuale. Gli osteopati utilizzano le loro mani per diagnosticare, trattare e prevenire disturbi muscolo-scheletrici e altri problemi di salute. Questi professionisti si concentrano sull’individuo nel suo complesso, considerando l’interazione tra struttura corporea, funzione e stato di salute generale.
Gli osteopati seguono un percorso formativo specifico per acquisire le competenze necessarie per la pratica della osteopatia. In molti paesi, tra cui l’Italia, è richiesta una laurea in osteopatia per diventare osteopata. Questo percorso di studio comprende una formazione teorica e pratica approfondita, con una particolare attenzione all’anatomia, alla fisiologia e alle tecniche di manipolazione osteopatica.
Gli osteopati lavorano con una varietà di pazienti, dalla popolazione generale agli atleti, alle persone con condizioni specifiche come il mal di schiena, le lesioni sportive, le disfunzioni muscolari e articolari, e molto altro ancora. Utilizzano una serie di tecniche manuali, come massaggi, mobilizzazioni, manipolazioni e stretching, per ripristinare l’equilibrio e la funzionalità del corpo.
È importante sottolineare che gli osteopati non sostituiscono i medici tradizionali, ma collaborano spesso con loro per fornire un approccio complementare alla cura del paziente. Gli osteopati possono anche suggerire modifiche allo stile di vita, esercizi terapeutici e consigli nutrizionali per supportare il processo di guarigione.
Utilità dell’osteopatia
L’osteopatia può risultare utile per una vasta gamma di condizioni, come mal di schiena, dolori muscolari, lesioni sportive, problemi posturali, emicranie, disturbi digestivi e altro ancora. È importante sottolineare, però, che l’osteopatia non è una soluzione universale per tutti i disturbi e i risultati possono variare da individuo a individuo.
Prima di intraprendere qualsiasi trattamento osteopatico, è consigliabile consultare un medico per una diagnosi accurata e valutare se l’osteopatia sia appropriata per la situazione specifica. Gli osteopati spesso lavorano in collaborazione con altri professionisti sanitari per garantire un approccio completo e integrato alla cura del paziente.
L’osteopatia si occupa principalmente di problemi strutturali e meccanici a livello muscolo-scheletrico, ma può anche considerare le alterazioni funzionali degli organi, dei visceri e del sistema cranio-sacrale. Le principali problematiche su cui l’osteopatia può intervenire riguardano disturbi come cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, dolori vertebrali, articolari, traumi sportivi o incidenti, ernie discali, colpi di frusta, tendiniti e contratture.
La principale differenza tra un osteopata e un fisioterapista risiede nei metodi utilizzati. Mentre l’osteopata si avvale esclusivamente delle sue mani per il trattamento, il fisioterapista utilizza anche manipolazioni, massaggi e diverse tecniche elettromedicali, oltre agli esercizi terapeutici.
- Per diventare osteopata, è necessario possedere una laurea triennale universitaria abilitante o un titolo equivalente e l’iscrizione all’albo professionale.
- Per quanto riguarda i costi delle visite da un osteopata, questi possono variare a seconda del terapeuta, ma in genere una seduta osteopatica ha una durata di circa 30 minuti e può costare tra i 60 e i 120 euro.
- Durante la prima visita, l’osteopata raccoglie un’anamnesi patologica dettagliata, sia attuale che passata, e analizza le strutture da trattare al fine di curare il sintomo e identificare la causa e la struttura responsabile del dolore. Questo processo si avvale di test palpatori per valutare la situazione del paziente.
È importante sottolineare che l’osteopata non può intervenire in caso di lesioni anatomiche gravi o in situazioni di urgenza medica. Inoltre, l’osteopatia non può curare malattie degenerative croniche, genetiche, infettive o infiammatorie. Pertanto, è essenziale consultare un medico per un’adeguata valutazione e gestione di tali condizioni.
L’osteopatia per il benessere integrale
Secondo la “World Osteopathic Health Organization” (WOHO), l’osteopatia è un sistema riconosciuto di prevenzione sanitaria che si basa sul contatto manuale per la diagnosi e il trattamento. Questa disciplina rispetta la relazione tra corpo, mente e spirito, sia nello stato di salute che nella malattia. Pone particolare enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo, nonché sulla sua naturale tendenza all’auto-curazione. Il trattamento osteopatico viene considerato un’azione facilitante che incoraggia il processo di auto-regolazione del corpo. I dolori sperimentati dai pazienti derivano da una relazione reciproca tra i componenti muscolo-scheletrici e quelli viscerali di una malattia o di uno sforzo.
Come medicina olistica, l’osteopatia considera l’individuo nella sua globalità. La parola “salute” stessa deriva dal sanscrito “sarva” che significa “integrità” o “essere tutto d’un pezzo”. Ancora, nell’inglese antico, la parola “hal”, oggi comunemente nota come “health” (salute), significa “tutto”. L’osteopatia si avvicina alle disfunzioni somatiche attraverso il trattamento manipolativo osteopatico (OMT). Le disfunzioni somatiche sono classificate come anomalie del sistema muscolo-scheletrico (codice ICD-9 739) e sono identificate mediante i parametri TART: alterazione della texture dei tessuti, asimmetria, limitazione del movimento e sensibilità al tatto. Inoltre, queste zone sono caratterizzate da uno stato pro-infiammatorio e da un’alterazione del controllo autonomo. L’OMT include diverse tecniche come il rilascio miofasciale, le tecniche cranio-sacrali, le manipolazioni ad alta velocità e bassa ampiezza (HVLA), il bilanciamento delle tensioni legamentose (BLT), le tecniche di energia muscolare (MET), la biodinamica e il trattamento di tensione-controtensione.
Breve storia sull’osteopatia
Il Dr. Andrew Taylor Still, nato nel 1828 in Virginia, Stati Uniti, è considerato il padre dell’osteopatia e il fondatore della prima università di medicina osteopatica. Nel 1870, il Dr. Still iniziò a criticare la medicina tradizionale e l’abuso dei farmaci, convinto che la medicina potesse offrire di più ai pazienti. Sviluppò l’uso del trattamento manipolativo osteopatico a scopo terapeutico. Nel 1892, fondò la Scuola Americana di Osteopatia. Il Dr. Andrew Taylor Still morì all’età di 89 anni nel 1917.
Il Dr. Still intuì la relazione tra l’equilibrio funzionale del corpo umano e la sua naturale tendenza verso la salute e l’autoguarigione. Prestò particolare attenzione alla medicina preventiva, alla corretta alimentazione e al mantenimento della forma fisica. Identificò nel sistema muscolo-scheletrico un elemento fondamentale per la salute.
L’osteopatia è una medicina manuale che si basa sulla diagnosi e il trattamento attraverso manipolazioni specifiche, senza l’uso di farmaci o interventi chirurgici. Pur integrando le conoscenze delle scienze fondamentali e della medicina tradizionale (anatomia, fisiologia, biomeccanica, neurologia, ecc.), l’osteopatia si dimostra efficace nella prevenzione, valutazione e trattamento dei disturbi che coinvolgono l’apparato neuro-muscolo-scheletrico e non solo.
“Il medico deve cercare la salute, mentre tutti possono trovare la malattia.” (A.T. Still)
Principi dell’osteopatia
Principi dell’osteopatia sono:
- 1. Il corpo è un’unità.
- 2. Il corpo ha la capacità di autoregolarsi, autoguarirsi e mantenere la salute.
- 3. Struttura e funzione sono reciprocamente correlate.
- 4. La persona è considerata nella sua globalità, come un sistema composto da muscoli, ossa, visceri, e dagli apparati circolatorio, nervoso, linfatico, posturale e psichico.
Dal punto di vista anatomico, tutte le strutture corporee sono avvolte da tessuto connettivo o fasce, che le rende contigue e meccanicamente interdipendenti. Dal punto di vista fisiologico, la sinergia delle funzioni corporee e la comunicazione tra diverse parti del corpo sono facilitati dai sistemi circolatorio e nervoso.
Il sistema endocrino, che include l’ipofisi, la tiroide, le paratiroidi, le isole di Langerhans, le ghiandole surrenali, i testicoli e le ovaie, rilascia ormoni che regolano le funzioni vitali e mantengono l’equilibrio chimico delle miliardi di cellule che compongono il nostro organismo e influenzano la nostra salute. Il ruolo dell’osteopata è quello di eliminare gli ostacoli e le interferenze nel corpo, al fine di permettere all’organismo di sfruttare i propri meccanismi di autoregolazione e autoguarigione per ritrovare la salute. Quando c’è un equilibrio tra struttura e funzione, la malattia non insorge e non si creano zone di compensazione.
L’organismo è costantemente alla ricerca del benessere e, se sperimenta dolore, cerca il compenso attraverso modificazioni posturali per mitigarlo. L’osteopatia si propone di fornire un’opzione terapeutica che considera l’individuo nella sua interezza e mira a promuovere la salute e il benessere.
Osteopatia, guida prima di iniziare le cure
Se hai considerato di intraprendere un percorso di cura osteopatica, è fondamentale essere ben informati prima di iniziare. Questo approccio terapeutico basato sulla medicina manuale può offrire numerosi benefici per la tua salute, ma è importante seguire alcune linee guida per garantire un trattamento sicuro ed efficace.
Prima di tutto, è consigliabile sottoporsi a una valutazione osteopatica completa.
Quali esami medici sono necessari per questa valutazione?
Se hai già eseguito esami come raggi X, ecografie, TAC o risonanze magnetiche, è utile portarli con te al primo incontro con l’osteopata. Questo consentirà al professionista di valutare eventuali controindicazioni al trattamento osteopatico e di pianificare il percorso di cura in modo personalizzato.
Un altro aspetto importante è la scelta di un osteopata competente e qualificato. Come puoi capire se un osteopata è bravo? Un ulteriore criterio di garanzia è verificare se l’osteopata è iscritto al Registro degli Osteopati d’Italia (ROI), l’ente che rappresenta la maggior parte degli osteopati a livello nazionale. Questa iscrizione è un segno di qualità e professionalità nel settore.
Quali sono i diversi tipi di osteopatia?
Le tecniche osteopatiche utilizzate dai professionisti sono numerose, ma possono essere suddivise in quattro categorie principali: tecniche muscolo-scheletriche, tecniche miofasciali, tecniche craniali e tecniche viscerali. Ogni osteopata può utilizzare una combinazione di queste tecniche in base alle tue specifiche esigenze di cura.
Se soffri di mal di schiena, l’osteopatia può offrirti un approccio terapeutico efficace. Attraverso massaggi, mobilizzazioni e manipolazioni dei tessuti, l’osteopata può lavorare per alleviare il dolore e migliorare i movimenti nelle aree che contribuiscono al mal di schiena. Questo trattamento mira a calmare i nervi ipersensibili e a ripristinare l’equilibrio nel tuo sistema muscolo-scheletrico.
Potresti chiederti se è possibile diventare osteopata senza una laurea. La risposta è sì, seguendo un corso a tempo pieno dopo aver ottenuto il diploma di maturità. Tuttavia, è importante sottolineare che l’osteopatia è una disciplina che richiede una formazione approfondita e competenze specifiche per garantire un trattamento sicuro ed efficace.
Quando ti prepari per la tua visita osteopatica, è consigliabile indossare abbigliamento comodo. Gli uomini possono optare per slip o boxer, mentre le donne possono indossare slip e reggiseno. Evita vestiti contenitivi come leggings o fuseaux, anche se non sono vietati in modo assoluto. È normale provare una certa imbarazzante durante la visita osteopatica, ma ricorda che l’osteopata è un professionista che si occupa della tua salute e benessere.
Dopo la prima seduta di osteopatia, è possibile sperimentare diverse sensazioni. Alcune delle più comuni includono un temporaneo peggioramento dei sintomi, spossatezza, tensione muscolare o mal di testa. Queste reazioni di solito si verificano alla fine del primo trattamento e sono molto rare nelle visite successive.
Quante sedute?
Potresti chiederti quante sedute di osteopatia sono necessarie per ottenere risultati. In generale, 3-4 sedute a distanza di 7-10 giorni ciascuna sono sufficienti. Tuttavia, in casi più complessi, come la sciatica o la capsulite adesiva, possono essere necessarie più sedute. Di solito, vi è un intervallo di almeno una settimana tra due trattamenti.