Amaro del Capo

Domanda di: F. Caronna | Ultima modifica: 20 Giugno 2023 - Tempo di lettura: 4 minuti
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Cuore autentico della Calabria

Limbadi, un piccolo paese incastonato nella provincia di Vibo Valentia, è il luogo dove nasce un’autentica eccellenza italiana: il Vecchio Amaro del Capo. Prodotto con maestria dalla Distilleria Caffo, questo amaro è diventato un simbolo della tradizione e della cultura calabrese, conquistando il cuore di bevitori di tutto il mondo.

La produzione di questa bevanda dal carattere deciso richiede una meticolosa attenzione ai dettagli. Una ricetta segreta tramandata di generazione in generazione è la chiave per ottenere un risultato unico. Un’armoniosa miscela di erbe, radici, spezie e agrumi, tutti selezionati con cura, dà vita a un amaro dal sapore intenso e aromatico, in grado di soddisfare i palati più esigenti.

Ciò che distingue il Vecchio Amaro del Capo è l’equilibrio perfetto tra dolcezza e amarezza. Questa combinazione sapientemente dosata si ottiene grazie a una lavorazione accurata e a una miscelazione impeccabile degli ingredienti. Il risultato è una bevanda che cattura i sensi, con note dolci e amare che si fondono in modo armonioso.

Per apprezzare appieno l’Amaro del Capo, vi sono diverse modalità di degustazione. Molti preferiscono gustarlo puro, a temperatura ambiente o leggermente fresco, per percepire tutte le sfumature di gusto che lo contraddistinguono. Altri, invece, amano sperimentare e utilizzarlo come ingrediente in cocktail e drink, conferendo un tocco di amarezza e profondità alle loro creazioni.

Oltre al suo sapore unico, il Vecchio Amaro del Capo è spesso apprezzato per le sue presunte proprietà digestive. La tradizione vuole che venga consumato dopo i pasti, in modo da favorire la digestione e godere dei suoi effetti rinfrescanti.

L’ammirazione per questa bevanda non si ferma solo a livello locale. Nel giugno del 2016, il Vecchio Amaro del Capo è stato premiato a Neustadt, in Germania, come “il miglior liquore alle erbe per l’anno 2016” durante il prestigioso Concorso Internazionale Isw. Questo riconoscimento internazionale testimonia la qualità e l’apprezzamento che questo amaro italiano ha conquistato nel panorama delle bevande.

L’Amaro del Capo non è solo una bevanda, ma un’autentica tradizione enogastronomica italiana. Rappresenta un simbolo di convivialità e di gusto autentico, portando con sé l’anima della Calabria. È un prodotto che ha il potere di avvolgere i sensi di chi lo degusta, regalando un’esperienza unica e indimenticabile.

L’Amaro del Capo è prodotto nel piccolo paese di Limbadi, situato nell’entroterra della provincia calabrese di Vibo Valentia, in Italia. È proprio in questa località che viene distillato con cura secondo una ricetta tradizionale, tramandata di generazione in generazione.

Per gustare al meglio l’Amaro del Capo, è consigliato servirlo rigorosamente ghiacciato, a una temperatura di -20°C. A queste basse temperature, si possono apprezzare appieno le note di menta, anice e liquirizia, mentre le erbe creano un fresco e seducente tappeto sensoriale.

Cosa contiene

L’Amaro del Capo contiene ventinove erbe officinali, tra fiori, frutti, erbe e radici, tutte provenienti dalla Calabria. Arance, fiore d’arancio, camomilla, liquirizia, menta piperita e semi d’anice sono solo alcuni degli straordinari ingredienti presenti in questo famoso liquore.

La gradazione alcolica dell’Amaro del Capo è pari a 35 volumi. Questo elevato tenore alcolico contribuisce al suo carattere deciso e alla sua intensità di sapore.

L’Amaro del Capo è un liquore calabrese che ha conquistato fama e apprezzamento in tutto il mondo. La sua produzione artigianale e l’utilizzo di ingredienti locali di alta qualità gli conferiscono un profilo unico e distintivo, che lo rende una vera eccellenza italiana.

Famiglia Caffo

Questa bevanda è prodotta dalla distilleria Caffo, un’azienda che ha raggiunto fama internazionale. Il Gruppo Caffo 1915, guidato da Pippo Caffo e suo figlio Sebastiano, è stato protagonista di una notevole ascesa negli ultimi decenni, espandendosi dalla Calabria verso vari mercati internazionali. La distilleria Caffo, anche nota come “Distillerie Caffo”, ha ottenuto grande notorietà grazie al suo prodotto più antico, il Vecchio Amaro del Capo. Tuttavia, l’azienda produce e distribuisce anche altri marchi di liquori, tra cui l’Elisir San Marzano Borsci, il Liquorice, l’Amaro Santa Maria al Monte e il Ferro China Bisleri, solo per citarne alcuni.

La storia del Gruppo Caffo ha radici ultracentenarie che risalgono all’ultimo decennio del XIX secolo in Sicilia. Giuseppe, soprannominato Pippo, il capostipite della famiglia Caffo, intraprese l’attività di distillatore di vinacce nella provincia di Catania. Dopo anni dedicati alla distillazione e al commercio di distillati, nel 1915 realizzò il suo sogno di acquistare un’antica distilleria nel paese di Santa Venerina. Il figlio Sebastiano si unì a lui nell’attività fin da giovane e in seguito acquisì la gestione di due distillerie nell’area dell’Etna, a San Paolo di Noto e Castiglione di Sicilia.

Durante il primo dopoguerra, quando due dei nove fratelli di Sebastiano, Giuseppe e Santo, fecero ritorno in Italia dopo vent’anni trascorsi in Australia, i tre fondarono la società “Fratelli Caffo – Distillerie di alcole, brandy e tartarici”. Nel 1952, ricevettero la proposta di rilevare un’azienda distilleria a Limbadi, in provincia di Vibo Valentia. Fu così che la distilleria di Limbadi divenne il cuore pulsante della produzione del Gruppo Caffo.

Negli anni successivi, l’azienda si è espansa rapidamente, conquistando quote di mercato anche all’estero e acquisendo altre aziende e marchi. L’approccio al mercato americano è stato avviato nel 1999 con la fondazione della Caffo Beverages Inc., con sede nel New Jersey, che si occupa dell’importazione e della distribuzione dei prodotti del Gruppo negli Stati Uniti. Successivamente, sono state create altre società come la Wild Orange Srl, la Typical Srl e sono state effettuate acquisizioni come quella dello stabilimento dell’industria di liquori Borsci di Taranto nel 2013.

Nel 2020, i Caffo sono diventati proprietari del Petrus Boonekamp, il liquore più antico del mondo, molto apprezzato nel nord Europa. Poco dopo, hanno acquisito il Ferro China Bisleri, un altro storico liquore italiano che era diventato di proprietà della multinazionale Diageo, che deteneva anche il Petrus.


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