Nonostante gli avvertimenti dei medici in Italia si fa ancora troppo abuso di antibiotici. Ecco il rapporto AIFA del 2021. Secondo il Rapporto “L’uso degli antibiotici in Italia – 2021“, pubblicato sull’portale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), il consumo di antibiotici in Italia ha subito una riduzione del 3,3% nel 2021 rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, i dati mostrano che il consumo di antibiotici in Italia rimane ancora superiore a quello di molti Paesi europei, sottolineando la necessità di continuare a monitorare ed adottare misure efficaci per garantire un uso appropriato degli antibiotici.
Maggiore uso di antibiotici ad ampio spettro in Italia
Il rapporto evidenzia inoltre che, rispetto ad altri Paesi europei, in Italia si fa maggiormente uso di antibiotici ad ampio spettro. Questi ultimi, se usati in modo scorretto, possono comportare rischi di resistenze antibiotiche più elevate. Inoltre, il rapporto sottolinea come ci sia una notevole variabilità regionale nei consumi, con significativi margini di miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva soprattutto nelle Regioni del Sud.
Circa il 30% dei cittadini ha ricevuto almeno una prescrizione di antibiotici
Nel 2021 circa il 30% dei cittadini italiani ha ricevuto almeno una prescrizione di antibiotici, con una prevalenza che aumenta all’avanzare dell’età, raggiungendo il 50% negli over 85. Nel caso della popolazione pediatrica, i maggiori consumi si concentrano nella fascia di età compresa tra i 2 e i 5 anni, con circa il 40% dei bambini che ha ricevuto almeno una prescrizione di antibiotici nell’anno in esame.
Il Servizio Sanitario Nazionale eroga il 76% delle dosi utilizzate. Il 76% delle dosi di antibiotici utilizzate è stato erogato dal Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) e quasi il 90% degli antibiotici rimborsati dal Ssn viene erogato sul territorio, in regime di assistenza convenzionata. Tuttavia, il rapporto sottolinea come più di un quarto dei consumi a livello territoriale (26,3%) corrisponda ad acquisti privati di antibiotici rimborsabili dal Ssn (classe A).
Conclusioni del Rapporto “L’uso degli antibiotici in Italia – 2021”
In conclusione, il Rapporto “L’uso degli antibiotici in Italia – 2021” evidenzia come il trend del consumo di antibiotici in Italia stia seguendo una tendenza al ribasso, seppur con alcune criticità ancora da affrontare. È quindi necessario continuare a monitorare i consumi e ad adottare misure efficaci per garantire un uso appropriato degli antibiotici e prevenire lo sviluppo di resistenze antibiotiche sempre più pericolose per la salute pubblica.
Come e quando vengono impiegati gli antibiotici
Gli antibiotici vengono utilizzati per trattare o prevenire alcuni tipi di infezioni batteriche. Funzionano uccidendo i batteri o impedendone la diffusione, ma non funzionano per tutto. Molti lievi infezioni batteriche migliorano da sole senza l’uso di antibiotici. Gli antibiotici non funzionano per le infezioni virali come raffreddori e influenza, e la maggior parte dei casi di tosse.
Non vengono più utilizzati come trattamento standard per le infezioni del petto, le infezioni dell’orecchio nei bambini e le mal di gola. Quando si tratta di antibiotici, seguire il consiglio del medico su se sia necessario assumerli o meno. La resistenza agli antibiotici è un grande problema e assumere antibiotici quando non sono necessari può significare che non funzioneranno per voi in futuro.
Gli antibiotici possono essere utilizzati per trattare infezioni batteriche che non possono essere risolte senza di essi, che potrebbero infettare altre persone, che richiedono troppo tempo per guarire senza trattamento o che presentano un rischio di complicazioni più serie. In caso di alto rischio di infezione, agli individui potrebbe essere somministrata una profilassi antibiotica.
Gli antibiotici possono venire in diverse forme, tra cui compresse, capsule, liquidi, creme, lozioni, spray e gocce, e possono essere somministrati tramite iniezioni o infusione. Se si dimentica di prendere una dose di antibiotici, è importante verificare le informazioni del paziente che sono contenute nel foglietto illustrativo del medicinale o rivolgersi al farmacista o al medico. In caso di somministrazione di una dose in eccesso, esiste un rischio aumentato di effetti collaterali, come dolori allo stomaco, diarrea e nausea o vomito.
Continua a leggere su ProgrammazioneTv.com