Pocahontas è una delle figure storiche più famose della cultura americana, una principessa indiana che avrebbe salvato la vita di John Smith, uno dei primi coloni inglesi a mettere piede in America.
Ma quanto di questa storia è veramente accaduto e quanto invece è il risultato della mitologia popolare?
La storia di Pocahontas è conosciuta in tutto il mondo grazie a numerose creazioni artistiche e cinematografiche, tra cui la celebre produzione della Disney del 1995. Tuttavia, la vita della vera Pocahontas è molto diversa da come viene rappresentata dalla fiction contemporanea.
Un recente studio, intitolato “Pocahontas: a verdade e o mito de uma princesa índia” (Pocahontas: la verità e il mito di una principessa indiana), pubblicato dallo storico brasiliano Luis Fernando Vieira, cerca di fare luce sulla figura di Pocahontas, cercando di distinguere tra la realtà storica e la leggenda.
Secondo Vieira, Pocahontas era il soprannome dato a Matoaka, una giovane principessa della tribù Powhatan che viveva nella regione dell’attuale Virginia. La ragazza aveva circa 10 anni quando i coloni inglesi arrivarono nella zona, nel 1607.
La versione tradizionale della storia racconta che Pocahontas abbia salvato la vita di John Smith, che sarebbe stato condannato a morte dai Powhatan. Vieira, tuttavia, sostiene che questa versione sia molto improbabile. Non esistono prove storiche che dimostrino che la vita di Smith fosse mai stata in pericolo e Vieira afferma che la storia del salvataggio potrebbe essere stata inventata da Smith stesso per guadagnarsi la fama.
Inoltre, secondo Vieira, Pocahontas non sarebbe mai stata innamorata di Smith, come racconta il film Disney del 1995, ma avrebbe invece sposato un altro colono inglese di nome John Rolfe, con cui avrebbe avuto un figlio. La principessa sarebbe stata poi battezzata nella fede cristiana e sarebbe morta di tubercolosi a Londra, all’età di soli 21 anni.
Il mito di Pocahontas, tuttavia, continua ad avere una forte presenza nella cultura popolare americana. La principessa è stata rappresentata in film, libri e perfino in un cartone animato Disney. Ma l’analisi di Vieira ci invita a guardare la figura di Pocahontas con occhi diversi, a cercare di separare la realtà storica dal mito popolare.
In un periodo in cui il dibattito sulla rappresentazione delle minoranze e delle culture non occidentali è molto acceso, la figura di Pocahontas diventa ancora più importante. Conoscere la verità sulla sua storia ci aiuta a capire meglio la complessità delle relazioni tra gli indigeni americani e i coloni europei, e ci aiuta a evitare i pericoli del mito e della semplificazione.
Chi era (storicamente) Pocahontas?
Pocahontas era figlia di uno dei capi indiani powhatan e svolse un ruolo importante nelle relazioni tra il suo popolo e gli europei che fondarono la colonia di Jamestown, in Virginia, nel 1607. Nata nel 1595, Pocahontas apparteneva al popolo pamunkey e suo padre era il capo della Confederazione Powhatan, un gruppo di circa trenta tribù che facevano parte del gruppo linguistico algonquino.
Nonostante fosse stata considerata una “principessa” dai coloni inglesi, questa qualifica non corrispondeva alla realtà dell’organizzazione sociale e politica dei popoli nativi americani. Inoltre, la sua vita e quella del suo popolo cambiarono radicalmente nel 1607, quando i coloni europei arrivarono in Virginia.
Gli europei cercavano di trovare metai preziosi e una via diretta verso l’oceano Pacifico e l’Oriente, ma questi sogni si dissolsero presto. Pocahontas visitò Jamestown per portare cibo ai coloni e durante il suo soggiorno in Inghilterra fu conosciuta come “Lady Rebeca”. Tuttavia, la sua vita fu segnata dalla colonizzazione europea che portò alla distruzione del suo popolo e alla perdita della loro terra.
Oggi, Pocahontas è un simbolo culturale per le comunità indigene e per i nordamericani, ma la sua vera storia è molto diversa dalla leggenda che ci è stata tramandata. Conoscere la sua vita e i suoi successi è un modo per capire meglio la complessa storia della colonizzazione delle Americhe e per riconoscere il contributo delle popolazioni indigene alla storia del mondo.
Jamestown: la storia di Pocahontas e il ruolo delle donne nella colonizzazione americana
Nel 1607, tre navi inglesi arrivarono alla baia di Chesapeake e fondarono la colonia di Jamestown. Gli obiettivi erano ambiziosi: trovare l’oro e le spezie delle leggendarie Indie, ma la realtà fu ben diversa. I coloni dovettero lottare per sopravvivere e la maggior parte di loro morì durante il primo inverno.
Fu allora che iniziarono a stabilire contatti con i nativi della zona, i powhatan, che offrirono loro cibo e altri beni in cambio di oggetti di metallo, come il rame, utilizzato per la costruzione di attrezzi e strumenti di caccia. Questi scambi commerciali furono vantaggiosi per entrambe le parti e contribuirono a creare una certa stabilità nella regione.
Una figura importante in questo contesto fu Pocahontas, figlia del grande capo powhatan, che aveva un ruolo di mediazione tra i coloni e il suo popolo. Le fonti europee la descrivono come una donna gentile e caritatevole, che condivideva il cibo con i coloni in difficoltà, ma la realtà era ben diversa.
Come molte donne della società powhatan, Pocahontas aveva un ruolo di grande importanza nella vita quotidiana della sua comunità. Le donne powhatan erano responsabili della coltivazione e preparazione degli alimenti, della cura dei bambini e della realizzazione di attrezzi e abiti. Inoltre, costruivano anche le case comunitarie e navigavano nei pantani con le loro canoe.
Questo ruolo attivo delle donne nella società powhatan non fu ben accettato dai coloni inglesi, che erano abituati a un sistema patriarcale molto diverso. Ma, come sottolineano gli studiosi, fu proprio grazie alla forza fisica e alla saggezza delle donne powhatan che la comunità sopravvisse e prosperò.
Pocahontas fu una figura importante nella storia della colonizzazione americana, ma la sua figura è stata spesso mitizzata e semplificata. La sua vera storia, insieme a quella delle donne powhatan, ci offre invece una prospettiva più completa e complessa della colonizzazione europea delle Americhe.
I powhatan, una confederazione di popoli che vivevano nella zona della baia di Chesapeake, in Virginia, avevano inizialmente accolto gli inglesi con favore, offrendo loro cibo e ospitalità. Tuttavia, gli europei non mantennero la promessa di fornire ai powhatan il rame che avevano promesso, e iniziarono a occupare sempre più territorio, sfruttando le risorse del territorio e costringendo i nativi ad abbandonare le loro terre.
Pocahontas non fu solo testimone della tensione crescente tra il suo popolo e i coloni inglesi, ma probabilmente partecipò anche alle negoziazioni tra i powhatan e gli europei. Fu incaricata dal padre di difendere gli interessi del suo popolo e partecipò a missioni pacifiche per cercare di mantenere la pace tra i due gruppi. Quando i powhatan dichiararono guerra ai coloni inglesi, Pocahontas stessa prese le armi e partecipò a incursioni contro i villaggi inglesi.
La storia più famosa di Pocahontas è quella in cui, nel 1607, salva la vita di John Smith, un leader della colonia inglese che era stato catturato dai powhatan. Secondo la versione di Smith, Pocahontas si gettò sopra di lui per proteggerlo dall’esecuzione, e lo convinse a non attaccare i powhatan. Tuttavia, alcuni storici sostengono che questa storia potrebbe essere stata un episodio rituale powhatan, in cui Pocahontas accettava Smith come fratello e alleato.
La vita di Pocahontas è stata segnata dalla lotta tra il suo popolo e gli inglesi, che hanno gradualmente occupato le terre dei powhatan e sfruttato le loro risorse. Questi conflitti hanno portato a decenni di fallimenti da parte degli europei nel tentativo di creare una colonia sostenibile e resistente. La dimensione storica di Pocahontas è molto diversa dalla romantica immagine che viene comunemente associata a lei, ma la sua figura rimane comunque un simbolo della lotta dei popoli indigeni contro l’occupazione europea.
Il matrimonio di Pocahontas e John Rolfe
Il matrimonio di Pocahontas e John Rolfe è un evento noto per la sua importanza storica, poiché rappresenta l’incontro tra le culture europea e indigena in America del Nord. Tuttavia, in un articolo del quotidiano El Pais, si suggerisce di vedere l’evento da una prospettiva differente. Secondo alcuni critici indigeni, Pocahontas non ha sposato Rolfe per amore, ma per costrizione. Infatti, prima del matrimonio con Rolfe, Pocahontas aveva già avuto un figlio dal figlio del capo della nazione Potomac. Inoltre, si suggerisce che Pocahontas sia stata rapita dai coloni inglesi e portata via contro la sua volontà. Alcuni accademici sostengono che sia stata violentata, mentre altri credono che sia stata avvelenata. In ogni caso, l’articolo invita a considerare il matrimonio di Pocahontas e John Rolfe da una prospettiva indigena, in cui si evidenzia il ruolo della violenza coloniale e patriarcale.
Viaggio di Pocahontas in Inghilterra: un matrimonio che ha rafforzato la colonizzazione
Pocahontas, la famosa principessa indigena americana, è una delle figure più affascinanti della storia coloniale degli Stati Uniti. Recentemente, una ricerca sul suo viaggio in Inghilterra nel 1616 ha rivelato nuovi dettagli sulla sua vita e sulla relazione tra i coloni inglesi e i popoli nativi americani.
Pocahontas si sposò con John Rolfe, un colono inglese, nel 1614, il che rafforzò la relazione tra la tribù Powhatan e i coloni. Il matrimonio fu un obbligo per Pocahontas, come figlia di un grande capo, per adempiere al suo dovere con il suo popolo. L’amore romantico era un concetto europeo e moderno all’epoca, e l’unione fu vista come una tregua che rafforzò le relazioni commerciali e la sovranità territoriale tra le due parti.
Dopo aver avuto un figlio con Rolfe, Pocahontas andò in Inghilterra nel 1616 con il marito, dove visitò diverse città e partecipò a ricevimenti e funzioni teatrali. La sua immagine come principessa “indiana” sposata con un plebeo causò scandalo e fascinazione in Inghilterra, dove diversi giornali dedicarono articoli su di lei, pubblicando anche disegni e incisioni.
Mentre Pocahontas divenne un simbolo di successo della colonizzazione inglese, il suo ruolo nella storia fu spesso distorto. Era vista come una figura esotica, e la sua immagine veniva utilizzata per enfatizzare il successo della colonizzazione nel “civilizzare” i popoli indigeni. Tuttavia, Pocahontas non abbandonò mai i suoi doveri verso la sua comunità e utilizzò la sua posizione per ricordare ai coloni le loro promesse e obblighi.
Il viaggio di Pocahontas in Inghilterra non fu unico tra le donne indigene le cui storie furono distorte a beneficio dei colonizzatori europei. Altre figure, come Malinalli o Malinche, che era con Hernán Cortés durante la conquista del Messico, e Sacagawea, una donna indiana shoshone che accompagnò Lewis e Clark nella loro spedizione negli Stati Uniti, ebbero anche le loro storie romanticizzate a beneficio dei colonizzatori.
La storia di Pocahontas continua a ispirare e affascinare, ma è importante ricordare che la sua vita fu influenzata dalle complesse relazioni tra i coloni e i popoli nativi americani. Il suo viaggio in Inghilterra rafforzò la colonizzazione inglese, ma fu anche una testimonianza del dovere e della lealtà di Pocahontas verso la sua comunità.
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