Tra gennaio e novembre 2022, l’Unione Europea ha ridotto la sua dipendenza dalla Russia per le importazioni di gas naturale, includendo sia il gasdotto che le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL). La Russia ha rappresentato meno di un quarto delle importazioni totali di gas nell’UE durante quel periodo. Un altro quarto del gas importato è giunto dalla Norvegia, mentre l’Algeria ha contribuito all’11,6% delle importazioni. Le importazioni di GNL, escludendo la Russia, provenivano principalmente dagli Stati Uniti, dal Qatar e dalla Nigeria, rappresentando il 25,7%.
L’UE sta considerando diverse fonti alternative per l’approvvigionamento di gas naturale al fine di ridurre la dipendenza da un singolo fornitore come la Russia. Ecco alcune delle principali alternative prese in considerazione:
- Produzione interna: molti paesi europei e altre nazioni producono gas naturale a livello nazionale. Questi paesi hanno giacimenti di gas naturale e impianti di produzione che estraggono il gas dal sottosuolo. Alcuni dei principali produttori interni includono gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia e diversi paesi europei occidentali.
- Importazioni da altre regioni: oltre alla Russia, ci sono diverse nazioni che esportano gas naturale, compreso il gas naturale liquefatto (GNL). Ad esempio, il Qatar è uno dei principali esportatori mondiali di GNL. Altri paesi produttori ed esportatori di GNL includono l’Australia, gli Stati Uniti e diverse nazioni del Medio Oriente.
- Fonti alternative di energia: l’energia rinnovabile sta guadagnando sempre più importanza come alternativa alle fonti di energia convenzionali, compreso il gas naturale. Mentre il gas naturale è considerato una fonte energetica relativamente pulita rispetto al carbone e al petrolio, le fonti rinnovabili come l’energia solare, eolica e idroelettrica offrono alternative sostenibili per soddisfare le esigenze energetiche.
- Diversificazione delle forniture: molti paesi stanno adottando politiche per ridurre la dipendenza da una singola fonte di approvvigionamento di gas naturale. Questo può avvenire attraverso la diversificazione delle fonti di importazione e/o lo sviluppo della produzione interna. L’obiettivo è creare un mix energetico più equilibrato e resiliente, che riduca la vulnerabilità legata a una singola fonte di approvvigionamento.
L’UE sta lavorando per garantire una fornitura affidabile e diversificata di gas naturale, utilizzando una combinazione di queste strategie per ridurre la dipendenza dalla Russia e mitigare i rischi associati alla sicurezza energetica.
Quanto possiamo resistere senza gas russo?
fattori, tra cui l’entità della dipendenza da tale fonte di approvvigionamento, l’accessibilità ad alternative di approvvigionamento e la capacità di adattamento del sistema energetico.
È importante sottolineare che la Russia è uno dei principali fornitori di gas naturale per l’Europa, e molti paesi dipendono in diversa misura dalle sue esportazioni.
Dove prende il gas gli Stati Uniti?
Il Texas si posiziona al vertice come il principale produttore di gas naturale negli Stati Uniti, seguito dalla Pennsylvania, l’Alaska e la Louisiana. Nonostante ciò, gli Stati Uniti si classificano al quarto posto per le riserve accertate di gas naturale, stimate a 3,5 trilioni di metri cubi secondo BP. Il paese attinge il gas naturale da diverse fonti, sia interne che esterne, sfruttando il notevole aumento della produzione grazie alle tecnologie di fracking.
Ecco alcune delle principali fonti di approvvigionamento di gas naturale negli Stati Uniti:
- Produzione interna: Gli Stati Uniti vantano una produzione interna ampia e diversificata di gas naturale. I giacimenti principali si trovano nelle regioni di shale gas, come la formazione di Marcellus in Pennsylvania, la formazione di Utica nell’Ohio, la formazione di Permiano nel Texas e il bacino di Bakken nel Dakota del Nord. Negli ultimi anni, la produzione nazionale è aumentata notevolmente, posizionando gli Stati Uniti tra i principali produttori mondiali di gas naturale.
- Importazioni via gasdotto: Gli Stati Uniti importano gas naturale tramite gasdotti da paesi vicini, con il Canada come principale fornitore attraverso una rete di gasdotti transfrontalieri. Il Messico rappresenta un altro importante fornitore di gas naturale, soprattutto tramite il gasdotto di Permico-Mesico.
- Importazioni di GNL: Gli Stati Uniti stanno diventando sempre più esportatori di gas naturale liquefatto (GNL). Dopo il processo di liquefazione, il gas naturale viene esportato tramite navi cisterna. Pur essendo un esportatore emergente, gli Stati Uniti importano anche una quantità limitata di GNL da altri paesi, tra cui il Qatar e la Nigeria.
- Stoccaggio sotterraneo: Gli Stati Uniti vantano una capacità di stoccaggio sotterraneo ampia, che consente di gestire le fluttuazioni stagionali della domanda e dell’offerta. Le riserve sotterranee di gas naturale sono sfruttate per garantire una fornitura affidabile, anche in periodi di picco di domanda o durante eventuali interruzioni nell’approvvigionamento.
Gli Stati Uniti si approvvigionano principalmente di gas naturale attraverso la produzione interna, le importazioni via gasdotto dal Canada e il Messico, nonché le esportazioni di gas naturale liquefatto. Questa combinazione di fonti di approvvigionamento contribuisce alla sicurezza e alla diversificazione dell’approvvigionamento di gas naturale nel paese.