Dolby Atmos FlexConnect vuole Rivoluzionare l’Audio per l’Home Cinema

Scritto da Marcello Romano, 28 Agosto 2023 - Tempo di lettura: 3 minuti

Dolby Laboratories ha sempre saputo come ridefinire l’esperienza sonora nell’ambito dell’home cinema. Nel 1982 ha introdotto il Dolby Surround nelle case di tutto il mondo, derivato dalla tecnologia Dolby Stereo lanciata nel 1975 e originariamente pensata per il cinema.

Non pochi anni dopo, nel 2012, è stato il turno del Dolby Atmos. A differenza delle tecnologie audio precedenti basate su configurazioni multicanale come 5.1 o 7.1, il Dolby Atmos può supportare fino a 128 oggetti sonori distinti, ognuno con le proprie caratteristiche. A ciascun oggetto può essere assegnata una posizione in uno spazio tridimensionale fisso o variabile nel tempo.

Dolby Atmos FlexConnect vuole Rivoluzionare l'Audio per l'Home Cinema

Per ottenere un’esperienza di ascolto ottimale con il Dolby Atmos, si è sempre reso necessario posizionare gli altoparlanti in specifiche posizioni di riferimento. Questo requisito non è sempre agevole da rispettare negli ambienti domestici, dove spesso si incontrano ostacoli di vario genere.

Innovazione con Dolby Atmos FlexConnect

Oggi, Dolby Laboratories ha annunciato una soluzione rivoluzionaria: Dolby Atmos FlexConnect. Questa nuova tecnologia mira a semplificare notevolmente l’installazione e la configurazione dei sistemi audio. FlexConnect consente di collegare il sistema audio di una TV ad altoparlanti wireless compatibili, i quali possono essere collocati liberamente in una stanza, senza la necessità di attenzioni particolari.

Il cuore di FlexConnect risiede nella sua capacità di mappare acusticamente l’ambiente circostante e ottimizzare in modo intelligente il suono in base alla disposizione degli altoparlanti. Utilizzando i microfoni integrati all’interno di una TV compatibile, Dolby Atmos FlexConnect rileva la posizione degli altoparlanti e regola il suono in modo dinamico e intelligente. Questa soluzione può essere facilmente adattata anche quando si aggiungono nuovi dispositivi al sistema.

John Couling, Vicepresidente Senior dell’Entertainment di Dolby Laboratories, ha commentato:

“I consumatori non dovrebbero sentirsi obbligati a spostare i propri mobili per godere di un audio di alta qualità; piuttosto, l’audio dovrebbe adattarsi a loro. Dolby Atmos FlexConnect rappresenta una nuova categoria di esperienza, offrendo ai consumatori la libertà e la flessibilità di organizzare i propri dispositivi come preferiscono, pur continuando a vivere un coinvolgente audio Dolby Atmos.”

Dolby Atmos FlexConnect debutterà con la nuova gamma di TV presentata da TCL durante la IFA e che arriveranno sul mercato nel corso del prossimo anno. Queste TV saranno dotate del chipset Pentonic Smart TV di MediaTek. Inoltre, TCL lancerà una linea di altoparlanti wireless appositamente progettati per integrarsi al meglio con Dolby Atmos FlexConnect. Con questa innovazione, Dolby Laboratories rende l’esperienza audio del cinema a casa ancora più accessibile e coinvolgente.

Come funziona il sistema Atmos di Dolby

L’innovativo sistema Dolby Atmos si distingue per l’utilizzo di “oggetti sonori”, abbandonando l’approccio tradizionale dei sistemi multicanale come 5.1 o 7.1. Questa tecnologia rivoluzionaria può gestire fino a 128 oggetti sonori unici, ciascuno con le proprie caratteristiche. Ognuno di essi può essere posizionato in uno spazio tridimensionale, sia in una collocazione fissa che variabile nel tempo. Attraverso l’intelligenza del processore audio, il suono viene indirizzato agli altoparlanti appropriati (fino a un massimo di 64) in base alla posizione dell’oggetto in quel momento. Questa orchestrazione consente di creare un’esperienza audio immersiva e tridimensionale. Gli altoparlanti possono essere posizionati in varie parti della stanza, persino a soffitto, consentendo al suono di spostarsi in modo realistico. Si può così percepire, ad esempio, la pioggia che cade dall’alto o il fragore di un tuono che si propaga in tutta la sala.

Sebbene originariamente concepita per applicazioni commerciali, la tecnologia Dolby Atmos è stata successivamente adattata per l’home cinema. Sono disponibili in commercio ricevitori e altoparlanti compatibili che richiedono una configurazione minima da 5.1.2 in su (cinque altoparlanti distribuiti, un subwoofer e due altoparlanti da soffitto). Oltre a ciò, sono state sviluppate anche soundbar e diffusori acustici che includono uno o più altoparlanti e dirigono il suono verso l’alto. Questo approccio sfrutta le riflessioni delle onde sonore, eliminando la necessità di installare altoparlanti a soffitto.

Va notato che, a causa delle limitate risorse di larghezza di banda e potenza di elaborazione nei contesti domestici, la resa sonora di Dolby Atmos non raggiunge lo stesso livello di eccellenza riscontrabile nelle sale cinematografiche. Nell’ambito dell’home cinema, per creare l’effetto Atmos, viene aggiunto al Dolby TrueHD o al Dolby Digital Plus uno strato aggiuntivo di informazioni spaziali, codificato in modo da fondere insieme gli oggetti sonori originali. Questo strato non è un canale codificato in matrice, ma un canale digitale codificato in modo spaziale.

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