Lino Banfi ha recentemente svelato il rapporto di profonda amicizia che lo lega a Papa Francesco, il pontefice con cui ha instaurato un sincero legame nel corso degli anni
Questa insolita amicizia è documentata da numerose foto dei due personaggi pubblicate su Internet, scattate durante le udienze che Banfi è riuscito a ottenere nel corso del tempo. Tuttavia, il loro rapporto va oltre questi incontri ufficiali, con Papa Francesco che occasionalmente chiama Banfi per condividere momenti di gioia e preoccupazione. Banfi si è persino offerto di diventare il “giullare” del Papa per farlo sorridere quando è arrabbiato. Il legame tra Lino Banfi e Jorge Bergoglio sembra essere autentico e speciale.
La vita di Lino Banfi è stata costellata da incontri con figure di spicco della politica e della cultura italiana. Tra questi ricordiamo il leggendario attore Totò, con il quale Banfi ebbe l’opportunità di entrare in contatto quando era ancora agli inizi della sua carriera. Grazie a una lettera di presentazione inviata da Graziano Jovinelli, suo datore di lavoro presso il teatro, Banfi incontrò Totò, il quale, in un aneddoto curioso, consigliò a Banfi di cambiare il proprio nome d’arte, spiegando che abbreviare il nome è un bene, mentre abbreviare il cognome porta sfortuna.
La sua amicizia con Papa Francesco è un’eccezione affettiva che va oltre il suo status di celebrità.
Inoltre, Lino Banfi ebbe un breve incontro con l’ex presidente del Consiglio, Bettino Craxi, e Silvio Berlusconi in un ristorante milanese. Nonostante le differenze politiche, Banfi ricorda Craxi come un signore gentile che fece persino il baciamano a sua moglie. Quest’incontro, nonostante le differenze ideologiche, è rimasto nella memoria di Banfi come un momento di cordialità e rispetto reciproco.
Un altro incontro rilevante è stato quello con Aldo Moro, l’ex presidente del Consiglio, nel 1972. Moro convocò Banfi a Bari tramite il suo segretario, Nicola Rana, per chiedergli se avesse fatto una battuta su di lui nei suoi spettacoli. La battuta in questione era: “In Russia Stalin è morto e c’è la destalinizzazione, in Italia Moro è ancora vivo ma c’è già la demoralizzazione”. Moro, nonostante la satira, apprezzò l’umorismo di Banfi ma chiese gentilmente di non ripeterla.
Lino Banfi condivide anche la storia del suo amore per sua moglie, Lucia Zagaria, che è stata una figura fondamentale nella sua vita. Quando si sposarono, Banfi stava lottando per far decollare la sua carriera e affrontava difficoltà finanziarie. Tuttavia, fu Lucia a incoraggiarlo a perseguire il suo sogno di diventare attore, nonostante le difficoltà finanziarie. Quando nacque la loro figlia Rosanna, Banfi ricorda con tristezza le precarie condizioni economiche in cui si trovavano e il peso delle pressioni sociali per garantire il benessere della bambina.
Nonostante tutto, Lucia rimase al fianco di Banfi e gli offrì il sostegno emotivo e morale di cui aveva bisogno per continuare a inseguire la sua passione. Quando gli fu offerta la possibilità di lavorare come fattorino in una banca, con la prospettiva di diventare usciere, fu Lucia a insistere affinché Lino non rinunciasse ai suoi sogni. Questo sostegno fu cruciale per la carriera di Banfi, e lui la ricorda con amore e gratitudine.
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