La Venere di Botticelli torna online e rimpolpa la propria presenza con un enunciato bilingue, italiano ed inglese: “vi sono mancata”?
Negli ultimi tempi, un’aura di tumulto ha avvolto la figura della Venere influencer ideata e promossa da Daniela Santanché. La Procura della Corte dei Conti del Lazio ha varcato la soglia dell’indagine aprendo un fascicolo sulla campagna dal titolo evocativo “Open to Meraviglia“. Tuttavia, in mezzo alle tensioni giuridiche, la Venere “riemerge” con un messaggio luminoso sui canali social: “Grazie per avermi atteso. Nuove avventure ci aspettano!”
Il ritorno sui social della Venere di Botticelli
E’ il 30 Agosto 2023, ore 11:51, quando la Venere di Botticelli reinventa la propria presenza con un messaggio bilingue, uno in italiano ed uno in inglese. Questa incarnazione moderna dell’antica bellezza è divenuta un’infuocata influencer, guidando la campagna sponsorizzata dal ministero del Turismo che intende far brillare le perle d’Italia. Con un tono accogliente, si rivolge ai suoi seguaci digitali: “Saluti! Conosco l’eco dell’assenza che ho lasciato – afferma sui canali social – e mi procura gioia comprendere quanto abbiate dimostrato tanta premura nei miei confronti.”
Questo annuncio arriva in un momento cruciale, con l’indagine della Procura della Corte dei Conti del Lazio che gravita intorno alla campagna stessa. L’incrociarsi di eventi, tra l’apertura del fascicolo investigativo e il riaffiorare dell’influencer Venere, aggiunge ulteriori strati di mistero e anticipazione a questo enigma digitale.
L’iconica figura della Venere di Botticelli, rivisitata come influencer digitale, ha fatto il suo ritorno trionfante dopo un’assenza di due mesi dai social media. Con un messaggio in doppia lingua, italiano e inglese, la Venere di Botticelli ha riportato in auge la campagna del ministero del Turismo, annunciando nuove avventure e la sua dedizione nel portare le bellezze d’Italia all’attenzione del mondo. Attraverso aeroporti e città, l’influencer digitale ha promesso di far brillare il patrimonio italiano su scala internazionale, sottolineando l’amore per il proprio Paese e l’entusiasmo nell’assumere questo ruolo di rappresentanza.
Tuttavia, le luci della ribalta non riescono a dissolvere completamente l’ombra di una recente indagine avviata dalla procura della Corte dei Conti del Lazio sulla campagna promozionale del ministero del Turismo denominata “Open to Meraviglia”, che ha la Venere influencer come volto principale. Questo accenno all’indagine è emerso secondo quanto riferito dal quotidiano Repubblica. La Corte dei Conti del Lazio ha intrapreso questa iniziativa alla luce di alcune preoccupazioni che ruotano attorno alla campagna promozionale, il cui costo è stimato intorno ai 9 milioni di euro.
Ritorno Dopo L’Assenza e Contestazione social
La Venere digitale, nata dalla collaborazione con l’agenzia Armando Testa Spa e ispirata all’opera d’arte di Sandro Botticelli, ha fatto ritorno sui social media con un post in lingua inglese su Instagram. Questa riapparizione è giunta dopo una lunga assenza, interrotta solo dal 27 giugno, con la notizia dell’indagine a fare da catalizzatore. Il personaggio animato è stato scelto dal governo per rappresentare l’Italia attraverso la campagna “Open to Meraviglia”, un’iniziativa che ha sollevato domande sin dal suo lancio. Il governo, guidato all’epoca da Daniela Santanché, ha investito un budget notevole, pari a 9 milioni di euro, per questa iniziativa di promozione turistica.
Fin dall’inizio, la campagna “Open to Meraviglia” ha suscitato perplessità e critiche. I costi elevati sono stati soltanto uno degli aspetti che hanno sollevato domande, con la cifra inizialmente riportata di 130.000 euro che si è rivelata ben al di sotto della realtà. Sono emersi dettagli che indicano che il progetto ha comportato un dispendio superiore a mezzo milione di euro, risultante da una serie di micro-affidamenti senza alcuna competizione. La scelta di affidare il ruolo di rappresentante digitale all’icona rinascimentale ha trovato contestazione anche per l’aspetto tecnico. La mancanza di registrazione del dominio, l’utilizzo di immagini da fonti non ufficiali e traduzioni errate hanno minato l’efficacia della campagna già dal suo esordio.
Oggi, la Venere influencer di Botticelli si rialza dall’assenza, ma lo scenario che si presenta non è solo di rinascita, ma anche di interrogativi in sospeso. L’indagine condotta dalla Procura regionale del Lazio continua a gettare luce sulla campagna di comunicazione, aprendo domande sul motivo dell’assenza prolungata del personaggio durante un periodo estivo cruciale per il turismo italiano. L’organo costituzionale è in procinto di richiedere chiarimenti sulle circostanze che hanno portato a questa scomparsa pianificata, che il ministero ha descritto come una strategia mirata a rivitalizzare il sito web “italia.it”.
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