Il ritorno dei Soliti Idioti con il terzo capitolo della saga: stesse battute e personaggi

Scritto da Marcello Romano, 4 Febbraio 2024 - Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo 10 anni torna il film “I soliti Idioti” con il 3° capitolo della saga, in una trama già vista e con le gag che li hanno resi divertenti

Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, noti agli inizi della loro carriera per i celebri personaggi lanciati dalla serie televisiva trasmessa da Comedy Central e MTV tra il 2009 e il 2012, riportano in auge i loro alter ego comici con il nuovo film “I Soliti Idioti 3 – Il Ritorno”. A distanza di tredici anni dal primo e dodici dal secondo capitolo, i due attori rispolverano la dimensione grottesca della commedia all’italiana, ispirandosi forse ai grandi maestri come Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman in “I Mostri”.

I protagonisti si ispirano costantemente alla dimensione caricaturale della commedia all'italiana, forse reinterpretando gli stili di Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman nei loro memorabili ruoli de "I Mostri".

I protagonisti si ispirano costantemente alla dimensione caricaturale della commedia all’italiana, forse reinterpretando gli stili di Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman nei loro memorabili ruoli de “I Mostri”.

Attraverso le loro maschere comiche, Mandelli e Biggio dipingono un ritratto dell’Italia contemporanea, affrontando temi che vanno dalla fluidità di genere agli attivisti ecologisti che protestano contro le opere d’arte. Tuttavia, il punto culminante della comicità emerge quando i personaggi sono costretti a confrontarsi con le conseguenze delle proprie azioni, come nel caso di Gianluca che, dopo aver sostenuto che la vernice è lavabile, si ritrova incapace di pulire una statua.

Un filone narrativo non troppo originale ma efficace

“I Soliti Idioti 3 – Il Ritorno” sembra seguire il medesimo modello dei precedenti, con le classiche battute e le situazioni ricorrenti. Tuttavia, emerge un’atmosfera più cupa e malinconica, sottolineando la solitudine dei protagonisti. Nonostante il mantra iniziale che pone la famiglia come fulcro della società, i legami familiari sono in realtà precari e spesso disfunzionali.

Questo aspetto tragico, celato dietro la facciata comica, ricorda le atmosfere de “I Nuovi Mostri” di Dino Risi e le vicende di Paolo Villaggio ne “Fantozzi”. I personaggi come Giampietro e Maria Luce, così come Fabio e Fabio, incarnano la disgregazione delle relazioni umane.

Particolarmente riuscito risulta il personaggio di Sebastiano, il metallaro, con la sua silenziosa disillusione e l’attesa costante del fallimento imminente. Mandelli e Biggio, anche registi del film insieme a Ferruccio Martini, riescono a trasmettere una profondità inaspettata attraverso le loro interpretazioni, andando oltre la mera caratterizzazione comica.

“I Soliti Idioti 3 – Il Ritorno” presenta anche delle incursioni nel genere horror-fantasy, con sequenze dal cimitero e visite ginecologiche che ricordano l’estetica cronenberghiana. Tuttavia, nonostante gli spunti interessanti, lo sketch rimane confinato in una sorta di gabbia sicura, incapace di esplorare appieno le potenzialità della contemporaneità.

I personaggi di punta della saga I soliti idioti

I personaggi di punta della saga I soliti idioti

Il film tenta di offrire uno sguardo sulla società attuale, ma le sue ambizioni restano appannate. Ci si interroga anche sul significato di fare commedia a episodi nel panorama cinematografico italiano contemporaneo. Resta comunque una prova del talento di Mandelli e Biggio nel portare avanti i loro personaggi, anche se il risultato finale del film lascia intravedere una vena di malinconia e un’insoddisfazione sottesa.

Pur trattando diversi temi del presente, il filo conduttore rimane la famiglia, mentre il duo cerca di definire il concetto di famiglia attraverso le loro interpretazioni. Con uno sguardo cinico e divertente, “I Soliti Idioti” cercano di far ridere mantenendo il loro mantra “Non siamo furbi, siamo idioti”.

“I Soliti Idioti 3 – Il Ritorno” porta avanti le vicende del vecchio Ruggero De Ceglie e il figlio Gianluca, la postina Gisella, Sebastiano, Giampietro, Marialuce, Patrick e Alexio. Il soggetto e la sceneggiatura sono stati curati proprio da Mandelli e Biggio, che hanno anche diretto il film insieme a Martino Ferro, collaboratore sin dalla serie televisiva del 2009 che ha dato inizio al franchise.

I Soliti Idioti 3 rappresenta il quarto film del duo comico dopo “I Soliti Idioti” (2011), “I 2 Soliti Idioti” (2012) e “La Solita Commedia” (2015). La serie televisiva “I Soliti Idioti” ha preso spunto da “Little Britain”, una serie britannica di successo degli anni 2000, omaggiando inoltre il film cult della commedia all’italiana “I Soliti Ignoti” (1958). I personaggi e le loro gag mirano a ironizzare sulla vita quotidiana dell’italiano medio, esagerando stereotipi e luoghi comuni in modo satirico e grottesco.

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