Ha voluto pagare una cifrona per tacere le accuse di pubblicità ingannevole in un paese, gli USA, sempre più sensibili ai problemi del fumo e l’impatto sui più giovani
La nota – soprattutto oltreoceano – azienda produttrice di sigarette elettroniche Juul ha accettato di pagare un ingente importo di 462 milioni di dollari per porre fine alla causa in cui è stata chiamata a giudizio da sei stati degli Stati Uniti d’America, tra cui New York e California. I governatori dei suddetti stati avevano accusato Juul di creare dipendenza tra i giovani con i suoi prodotti, l’accordo extragiudiziale è stato gestito dai procuratori generali di New York e della California, rispettivamente Letitia James e Rob Bonta.
L’azienda Juul Labs ha raggiunto qundi un accordo legale negli Stati Uniti per risolvere la controversia legata alla promozione dei suoi prodotti tra i giovani. La causa, che era stata co-promossa dai procuratori generali di New York e California, ha portato a un accordo di 462 milioni di dollari
Misura restrittiva per i rivenditori Juul e divieto di marketing ai giovani
L’accordo prevede misure restrittive per i rivenditori, che saranno obbligati a spostare i prodotti Juul dietro i banconi e a verificare l’età dei clienti acquirenti. Inoltre, l’azienda dovrà cessare di utilizzare persone sotto i 35 anni per la creazione di materiale di marketing diretto o indiretto ai giovani, al fine di contrastare la diffusione dei prodotti Juul tra i minori.
Juul non ammette gli illeciti di cui è stata accusata, ma accetta di pagare l’importo richiesto, probabilmente per limare il danno mediatico della causa. Nonostante Juul non abbia ammesso di aver commesso alcun illecito che ha portato alla causa che coinvolge anche gli stati di Colorado, Illinois, Massachusetts e New Mexico, oltre al Distretto di Columbia, l’azienda ha accettato comunque di pagare l’importo richiesto per mettere fine alla causa.
Questa è la seconda causa risolta da Juul in questa settimana, dopo aver accettato di pagare 7,9 milioni di dollari alla West Virginia. Resta tuttavia ancora aperta una causa presentata dallo stato del Minnesota, attualmente in corso di processo e diverse cause legali o indagini in corso da parte di Florida, Michigan, Maine e Alaska nei confronti di Juul.
Impatto finanziario significativo per Juul
L’accordo extragiudiziale con sei stati degli Stati Uniti avrà un impatto finanziario significativo per Juul, che dovrà sostenere una spesa di 462 milioni di dollari. Questo avvenimento si inserisce in un contesto in cui le autorità di vari stati americani stanno cercando di affrontare la questione della diffusione delle sigarette elettroniche tra i giovani e la loro presunta dipendenza da queste sostanze.
La lotta contro la dipendenza giovanile dalle sigarette elettroniche. La questione della dipendenza giovanile dalle sigarette elettroniche è diventata un tema di crescente preoccupazione negli ultimi anni, con diverse indagini e azioni legali intraprese da parte delle autorità locali e statali negli Stati Uniti. Si ritiene che l’uso di sigarette elettroniche, come quelle prodotte da Juul, possa avere effetti negativi sulla salute dei giovani, con il rischio di sviluppare una dipendenza dalla nicotina e di intraprendere il consumo di sigarette tradizionali.
Accuse di promozione ingannevole
L’accusa a carico di Juul è quella di aver promosso direttamente i suoi prodotti tra gli studenti delle scuole superiori, incluso un caso in cui un rappresentante di Juul avrebbe “falsamente detto a studenti delle scuole superiori che i suoi prodotti erano più sicuri delle sigarette“.
La campagna pubblicitaria dell’azienda avrebbe raggiunto adolescenti in tutto il paese, che a loro volta avrebbero parlato ai loro amici di Juul in “rapido aumento”. La procuratrice generale di New York, Letitia James, ha dichiarato che Juul ha scatenato una “crisi nazionale di salute pubblica mettendo prodotti altamente dipendenti nelle mani dei minori e convincendoli che fosse innocuo“. La somma di circa 113 milioni di dollari che New York riceverà sarà utilizzata per finanziare programmi volti a scoraggiare il fumo tra i minori. Il procuratore generale della California, Rob Bonta, si è detto “disgustato” e “arrabbiato” con Juul, affermando che l’azienda ha sfruttato le tattiche ingannevoli per attirare i giovani verso i suoi prodotti.
Juul ha dichiarato che questo accordo significa che l’azienda è “vicina a una risoluzione totale” delle sue “sfide legali storiche e a una maggiore certezza per il nostro futuro”, che ammontano ormai a oltre 1 miliardo di dollari. Un portavoce di Juul ha affermato che l’azienda si concentrerà ora sul massimizzare il valore e l’impatto della sua tecnologia e delle basi scientifiche dei suoi prodotti.
Continua a leggere su ProgrammazioneTv.com