‘Nduja

Domanda di: V. Russo | Ultima modifica: 17 Giugno 2023 - Tempo di lettura: 5 minuti
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La “nduja, insaccato spalmabile dalla consistenza morbida e dal gusto particolarmente piccante, rappresenta un’irresistibile specialità calabrese. Le sue origini risalgono all’Ottocento, quando la Calabria fu visitata dalle truppe napoleoniche. Il nome “nduja” sembra derivare dal termine francese “andouille”, che identifica un tipo di salsiccia a base di frattaglie di maiale. Entrambi i termini trovano radici nel latino “inductilia”, che significa “cose pronte per essere introdotte”. In effetti, l’nduja è un vero e proprio invito al piacere culinario.

Dove viene prodotta la Nduja

La sua produzione è concentrata principalmente nel comune di Spilinga, situato sull’altopiano del Poro, nella provincia di Vibo Valentia. Questo insaccato unisce la carne di maiale macinata con le parti grasse, il peperoncino piccante calabrese e il sale. La miscela viene quindi insaccata nel budello cieco e sottoposta a un processo di affumicatura.

Storicamente, la ‘nduja era un piatto povero che sfruttava gli scarti delle carni suine, come milza, stomaco, intestino, polmoni e altre parti. Nel corso degli anni, il suo successo commerciale ha portato a delle modifiche nella sua composizione, ma la sua essenza piccante e saporita è rimasta intatta.

La ‘nduja, grazie alla presenza abbondante di peperoncino, che ha proprietà antisettiche, non richiede l’aggiunta di conservanti. Si consuma spalmandola su fette di pane abbrustolito, utilizzandola come base per ragù o sughi di pomodoro, o come guarnizione per pizza. Può anche accompagnare formaggi semi-stagionati o essere utilizzata nelle preparazioni di frittate. Oltre ad essere un delizioso condimento, la ‘nduja è protagonista di una tradizionale festa, la Sagra della ‘nduja, che si tiene a Spilinga ogni anno a agosto. Durante l’evento, i visitatori possono gustare diverse specialità culinarie a base di ‘nduja e partecipare a spettacoli e manifestazioni culturali.

La fama della ‘nduja si è estesa ben oltre i confini della Calabria, diventando un simbolo dell’eccellenza culinaria del Sud Italia. Il suo sapore unico e piccante ha conquistato i palati di molti e oggi viene apprezzata in tutto il mondo.

Quindi, se siete alla ricerca di un’esperienza gustativa intensa e appagante, non esitate a provare la ‘nduja. Questo insaccato calabrese vi regalerà un’esplosione di sapori e vi farà immergere nella tradizione culinaria di una delle regioni più affascinanti d’Italia.

‘Nduja: Cinque Approcci per Degustarla al Meglio

Quando si parla di ingredienti versatili che riescono a conquistare il palato con il loro sapore audace, non si può fare a meno di menzionare la regina incontrastata dei salumi calabresi: la ‘nduja. Questo prodotto dalle umili origini ha guadagnato una fama internazionale grazie al suo gusto unico e intensamente piccante.

Se stai cercando qualcosa che stimoli il palato dei tuoi ospiti o sei in cerca di nuove sfumature di gusto da scoprire, sei nel posto giusto. Ecco cinque modi alternativi per gustare al meglio la ‘nduja:

  • 1) Spalmata sulle bruschette. Non lasciarti ingannare dalla semplicità di questa proposta, perché spalmare la ‘nduja su una fetta di pane caldo è un modo perfetto per offrire ai tuoi ospiti un antipasto sfizioso. Quando la ‘nduja entra in contatto con il calore emanato dal pane bruschettato, libera tutto il suo potente aroma.
  • 2) Sulla pizza. Sorprendentemente, anche un paio di cucchiaini di ‘nduja sono in grado di nobilitare moltissime varianti di pizza. Ad esempio, in una versione tutta calabrese della celebre “Tonno e cipolla”, l’abbinamento tra la ‘nduja di Spilinga e la cipolla di Tropea crea un affascinante connubio di piccante e dolce. Per completare l’esperienza, consigliamo di accompagnare con una birra ambrata del birrificio artigianale ‘A Magara.
  • 3) Nelle salse rosse. Non esiste salsa rossa che non possa beneficiare dell’aggiunta della ‘nduja per esaltare il suo sapore. Dalla classica salsa al pomodoro fino all’iconico ragù alla bolognese, questo super salume calabrese è l’ingrediente ideale per dare un tocco brioso alle tue ricette.
  • 4) Con la pasta e fagioli. Hai mai provato la pasta e fagioli con l’aggiunta della ‘nduja di suino nero calabrese? Fallo e non potrai più farne a meno. Ti consigliamo di gustarla accompagnata da un calice di Rosso Ricupo delle Cantine Farneto, un vino strutturato con un intenso bouquet aromatico.
  • 5) Con l’uovo in purgatorio. L’ultimo, ma non per importanza, abbinamento che ti proponiamo è dedicato ai golosi e a coloro che cercano sapori intensi e inconfondibili. Parliamo delle uova in purgatorio con l’aggiunta della ‘nduja, un tocco extra per uno dei piatti tipici della cucina italiana. Sono perfette da gustare accompagnate da un calice di Seme Nero delle Cantine Montebalti, un vino con una trama tannica fitta e avvolgente.

La ‘nduja è un ingrediente straordinario che può trasformare qualsiasi piatto in un’esperienza culinaria indimenticabile. Sperimenta con queste cinque idee e lasciati conquistare dalla sua irresistibile piccantezza.

Origini della ‘Nduja Calabrese

La storia della ‘nduja, quel caratteristico insaccato piccante, ci porta nella provincia di Vibo Valentia, nel suggestivo paese di Spilinga. È qui che nasce la ricetta originale, tramandata dalle antiche tradizioni contadine e oggi protetta con il marchio DOP. In questa terra, l’esigenza di non sprecare alcune parti meno pregiate del maiale e di poterle conservare diede vita a un salume povero ma straordinario.

La ‘nduja, infatti, viene prodotta con una lavorazione semplice e pochi ingredienti. Le frattaglie e le parti grasse del maiale, come la pancetta, il guanciale e il lardello, vengono finemente tritate e mescolate in ampi recipienti. Poi, arricchite con sale e peperoncino piccante essiccato, rigorosamente calabrese. Questa spezia viene aggiunta in rapporto di 1:2 o 1:3 rispetto alla carne, conferendo al salume un colore rosso intenso e un gusto inconfondibile.

Nella fase successiva, la miscela viene insaccata nel budello naturale cieco e lasciata riposare per 12 ore. Quindi, inizia l’affumicatura che dura una decina di giorni, seguita dalla stagionatura in ambienti freschi e asciutti per un periodo compreso tra i 3 e i 5 mesi.

Il risultato finale è un insaccato dalla consistenza morbida ma compatta, con un colore rosso vibrante e un aroma intenso e leggermente affumicato. La ‘nduja rappresenta un’autentica eccellenza calabrese, che conquista i palati di chiunque la assaggi.

Oltre a essere apprezzata da sola, la ‘nduja si presta a molteplici utilizzi in cucina. Può essere spalmata su fette di pane leggermente abbrustolito, regalando un’esperienza gustativa simile a quella di un paté. Oppure, può essere utilizzata come ingrediente per arricchire i primi piatti, come la pasta, donando un tocco deciso e piccante. Basta eliminare il budello, rosolare la ‘nduja in padella con olio e aglio e otterremo una base perfetta per un soffritto saporito.

Oltre al classico utilizzo nelle salse o nei ragù di carne, la ‘nduja trova spazio anche sulla pizza, nella frittata o come protagonista di un gustoso sugo. Tuttavia, è importante ricordare che il suo grado di piccantezza è abbastanza elevato, quindi è sufficiente una piccola quantità per arricchire una ricetta e rendere un piatto gourmet.

La ‘nduja è un simbolo dell’eccellenza culinaria calabrese ed un salume dal carattere unico che conquista i palati più esigenti. Ora che hai scoperto tutti i suoi segreti, non resta che lasciarti ispirare e sperimentare nuove ricette con questo autentico tesoro gastronomico.


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