Cosa succede dopo le perdite da impianto?

Domanda di: I. Trezza | Ultima modifica: 15 Maggio 2023 - Tempo di lettura: 4 minuti
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Le perdite da impianto sono di solito poche gocce di sangue o perdite rosso chiaro senza i sintomi tipici del sanguinamento mestruale, come il dolore addominale, il mal di testa o il mal di schiena. A differenza delle mestruazioni, le perdite da annidamento non aumentano dopo il primo giorno, ma rimangono deboli e cessano rapidamente. Dopo le perdite da impianto, se l’impianto è avvenuto con successo, l’embrione inizierà a svilupparsi nella parete dell’utero e a produrre l’ormone della gravidanza, ovvero l’ormone HCG. Con il progredire della gravidanza, il corpo della donna subirà diversi cambiamenti per adattarsi alla presenza dell’embrione in crescita, tra cui l’aumento della produzione di estrogeni e progesterone, l’espansione dell’utero e lo sviluppo della placenta.

Questo può causare una serie di sintomi legati alla gravidanza, come nausea, vomito, stanchezza, senso di gonfiore e aumento della sensibilità al seno. Inoltre, a partire dalla settimana 6-8 di gravidanza, il battito cardiaco del feto può essere rilevato con un’ecografia transvaginale o addominale. Tuttavia, è importante sottolineare che ogni gravidanza è unica e che non tutte le donne sperimentano gli stessi sintomi o nella stessa misura.

Quanto dura il mal di pancia da impianto?

Le caratteristiche dei crampi da impianto consistono in una sensazione di disagio o dolore nella zona addominale inferiore, che può durare solo pochi giorni o al massimo uno o due giorni. Questo tipo di dolore di solito dura meno e tende ad essere meno intenso rispetto ai crampi mestruali. Generalmente, i crampi da impianto si verificano durante il processo di annidamento dell’embrione nella parete dell’utero, ovvero tra i 7 e i 14 giorni dopo il concepimento, e possono protrarsi fino a una settimana. Tuttavia, è importante tenere presente che non tutte le donne sperimentano questi crampi e che ci possono essere molte altre cause di dolore addominale.

Quando hai perdite di sangue ma non è ciclo?

Le perdite di sangue vaginali che non sono legate al ciclo mestruale possono essere causate da diverse ragioni, tra cui squilibri ormonali di FSH ed LH, estrogeni e progesterone che provocano un’eccessiva crescita dell’endometrio e, al termine del ciclo, sanguinamenti prolungati ed abbondanti. Tuttavia, ci possono essere anche altre cause, come l’implantazione dell’embrione durante la gravidanza, infezioni vaginali come la vaginosi batterica o la candidosi, traumi vaginali, fibromi uterini o polipi cervicali, l’uso di alcuni tipi di contraccettivi come la pillola anticoncezionale o l’impianto sottocutaneo, e in rari casi, la gravidanza extrauterina. È importante ricordare che se si notano perdite di sangue vaginali anomale o si hanno dubbi, è sempre meglio consultare il proprio medico per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.

Come riconoscere l’impianto?

Durante l’impianto dell’embrione, è possibile sperimentare alcuni segnali che indicano il concepimento. Tra questi, ci sono:

  • Spotting: una leggera perdita di sangue può verificarsi quando l’embrione si annida nella parete dell’utero;
  • Dolori addominali: il cambiamento degli ormoni può causare dei crampi simili a quelli delle mestruazioni;
  • Perdite bianche: alcune donne possono sperimentare una leggera perdita di sangue chiamata perdite da impianto;
  • Aumento della temperatura basale: la temperatura corporea può aumentare di 0,5-1 grado Celsius durante l’ovulazione e rimanere elevata dopo l’impianto dell’embrione;
  • Cambiamenti nella consistenza del muco cervicale: il muco cervicale può diventare più denso e cremoso dopo l’ovulazione e l’impianto;
  • Senso di stanchezza: alcune donne possono sentirsi stanche o affaticate quando l’embrione si annida nella parete dell’utero;
  • Aumento della sensibilità al seno: i livelli di progesterone possono aumentare dopo l’ovulazione e l’impianto, causando un aumento della sensibilità al seno e talvolta dolore.

Tuttavia, è importante ricordare che questi sintomi possono avere diverse cause e che l’unico modo per confermare la gravidanza è attraverso un test di gravidanza. Essere consapevoli del proprio corpo e dei cambiamenti che si verificano può aiutare a aumentare le probabilità di concepimento.

Di che colore sono le minacce d’aborto?

Le minacce d’aborto possono manifestarsi con una serie di sintomi, come ad esempio un aumento del sanguinamento vaginale, un colore persistente rosso vivo del sangue, dolori uterini intensi (che potrebbero essere un segno dell’inizio dell’aborto spontaneo, che indica che l’utero sta per espellere l’embrione tramite contrazioni sempre più forti) e talvolta anche febbre. Non c’è un colore specifico associato alle minacce d’aborto. Altri sintomi comuni includono perdite vaginali di sangue o marrone, dolori addominali o mal di schiena e crampi uterini. Tuttavia, se si sospetta di avere una minaccia di aborto, è importante consultare immediatamente un medico o un ginecologo per una valutazione e un trattamento adeguato.

Come iniziano le perdite da aborto?

Inizialmente, le perdite da aborto possono essere leggere e di colore marrone, ma diventano sempre più pesanti e di colore rosso vivo man mano che la cervice si dilata per svuotarsi. Tuttavia, il come inizia il sanguinamento dipende dalla fase della gravidanza e dalle cause dell’aborto. In generale, le perdite da aborto possono iniziare come perdite vaginali di sangue o marrone, che possono essere scarse o abbondanti a seconda dei casi. A volte, le perdite possono essere precedute da dolori addominali o crampi uterini.

Nel caso dell’aborto spontaneo, le perdite possono iniziare come perdite marroni e diventare sempre più abbondanti e di colore rosso vivo nel tempo. In alcuni casi, possono esserci coaguli di sangue nelle perdite.

Per quanto riguarda l’aborto medico, le perdite possono iniziare poche ore dopo l’assunzione del farmaco. In questo caso, le perdite sono spesso scarse e possono essere accompagnate da crampi e dolori addominali. È importante ricordare che ogni gravidanza e ogni aborto sono unici, quindi i sintomi possono variare da persona a persona. In caso di qualsiasi dubbio o preoccupazione, è sempre consigliabile consultare un medico o un ginecologo.


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