I predatori

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“I Predatori”, opera prima dietro la macchina da presa per Pietro Castellitto, ci introduce a una trama intricata e piena di personaggi complessi. La storia ruota attorno a due famiglie dalle vite molto diverse: i Pavone, intellettuali e benestanti, e i Vismara, proletari e di ideologia fascista. Nonostante le disparità sociali e culturali, un incidente e un torto subito li porteranno a scontrarsi in una Roma caotica e imprevedibile.

Il film si apre con un episodio in cui un venditore di orologi riesce a ingannare la anziana Ines Vismara, scatenando una serie di eventi che cambieranno le vite dei personaggi coinvolti. Il medico Pierpaolo Pavone, interpretato da Pietro Castellitto, è sposato con Ludovica, una regista affermata, e il loro figlio Federico è uno studente di filosofia appassionato di Nietzsche. La loro famiglia sembra rappresentare il ceto borghese benestante, ma ben presto si scopriranno segreti che sveleranno un mondo interiore complicato.

La trama si dipana attraverso innumerevoli linee narrative che si intrecciano in modo intricato e spesso improbabile, dando vita a una fitta rete di dialoghi e interazioni tra i personaggi. Il film adotta uno stile comico-grottesco, tipico della commedia all’italiana, e Pietro Castellitto dimostra coraggio nel misurarsi con questo registro, circondandosi di un cast di attori competenti.

Tra le interpretazioni degne di nota spiccano quelle di Marzia Ubaldi, Liliana Fiorelli e soprattutto Giulia Petrini, che riescono a dare profondità ai loro personaggi senza cadere nell’istrionismo. Tuttavia, alcune caratterizzazioni appaiono esagerate, specialmente quando si tratta di dipingere le due famiglie in modo stereotipato. Questo contrasto sociale tra i Pavone e i Vismara a volte sembra forzato e manca di autenticità.

Dal punto di vista tecnico, il film si distingue per le scelte visive audaci, con inquadrature suggestive ma talvolta non strettamente funzionali alla trama. Pietro Castellitto mostra abilità tecnica, ma talvolta i suoi “vezzi autoriali” sembrano interferire con la narrazione invece di sostenerla.

I Predatori è un film coraggioso e ambizioso per un regista alla sua prima prova. Nonostante alcune scelte narrative e stilistiche discutibili, il film offre momenti di comicità e dramma che catturano l’attenzione dello spettatore. Pietro Castellitto ha dimostrato talento e, con ulteriori esperienze, potrebbe affinare la sua voce cinematografica. Resta da vedere cosa ci riserverà nella sua prossima opera, magari optando per una maggiore sobrietà estetica e narrativa.

• Genere: Drammatico
• Anno: 2020
• Durata: 1h 49m