A beautiful mind

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Russell Crowe, l’attore australiano dalle molteplici abilità, si è affermato tra le stelle di Hollywood grazie alla sua versatilità. Oltre ad essere un talentuoso musicista rock, come dimostrato nel documentario “Texas” in cui si esibisce con la sua band, Crowe si è distinto nell’interpretazione di personaggi diversi, infondendo loro una profonda umanità. Dai ruoli di scardinatore di multinazionali del tabacco in “The Insider” al generale schiavo nel film “Il gladiatore”, passando per l’interpretazione sottotono in “Rapimento e riscatto” che ricorda il grande Bogart.

Ora è nuovamente protagonista in “A Beautiful Mind”, in cui vestirà i panni del matematico John Forbes Nash. La storia inizia nel 1947 all’Università di Princeton, dove Nash si fa notare per la sua intelligenza brillante ma la sua natura introversa. Una serata in un locale e una sfida amorosa gli danno l’idea per un saggio sui principi matematici di competizione, che rivoluziona il mondo accademico. Accolto con prestigio al MIT, Nash viene coinvolto in un delicato incarico di decodificatore di codici segreti durante la Guerra Fredda tra USA e URSS. Tuttavia, il progressivo sviluppo di allucinazioni e il deterioramento della sua salute mentale portano a una diagnosi di schizofrenia paranoide.

Il regista Ron Howard lavora abilmente sulle allucinazioni del protagonista, ma per evitare spoiler sulla trama, non sveliamo ulteriori dettagli. Importante è sottolineare che John Forbes Nash ricevette il Premio Nobel nel 1994, e la pellicola cattura l’essenza della sua straordinaria vita. Le voci riguardanti una sua presunta omosessualità, non menzionate nel film, non inficiano la grandiosità dell’interpretazione di Crowe, che si cala progressivamente nel personaggio, esprimendo sia la normalità che il disturbo psichico, senza mai perdere l’intelligenza e l’acume nelle sue battute.

Russell Crowe dimostra ancora una volta il suo camaleontismo, riuscendo a coinvolgere emotivamente il pubblico anche in tematiche matematiche poco comuni nei film. La sua voce profonda, che speriamo venga rispettata dal doppiaggio, è in grado di emozionare persino sulle logaritmiche disamine. Un film che merita sicuramente di essere apprezzato e celebrato per l’interpretazione straordinaria di Crowe nel ruolo di John Forbes Nash.