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Nel 1994, la vita di un semplice operaio di Liverpool, David Carr, prende una svolta inaspettata dopo la morte improvvisa del nonno. Tra le vecchie carte, le fotografie ingiallite, gli articoli di giornale e un misterioso panno rosso contenente della terra, sua nipote scopre un segreto sorprendente: il nonno aveva combattuto in Spagna durante la guerra civile.
La storia ci riporta al 1936, quando il giovane David Carr, mosso da un forte senso di idealismo, decide di unirsi alla milizia internazionale del Poum (Partido Obrero de Unificación Marxista) per combattere contro i franchisti nella Spagna dilaniata dalla guerra civile. Tuttavia, presto si trova coinvolto in scontri interni tra le fazioni di sinistra e affronta una crescente delusione ideologica. In mezzo a questo caos politico, s’innamora di Blanca, una compagna di lotta.
Ken Loach, sempre fedele al suo spirito rivoluzionario, ci fa rivivere il tumultuoso conflitto tra comunisti di orientamento sovietico e comunisti rivoluzionari e anarchici che ha scosso il fronte repubblicano durante la guerra civile spagnola. Il regista inglese riesce a trasmettere l’importanza cruciale di questo capitolo nella storia contemporanea attraverso gli occhi di David Carr. Terra e libertà non cerca di idealizzare o manipolare la storia, nonostante le controversie emerse successivamente alla sua uscita. È un film avvincente e sincero che abbraccia il punto di vista individuale di David Carr, il quale diventa il nostro unico punto d’accesso a questa storia condivisa. Le sue esperienze, le sue idee, le sue scelte, i suoi amori e le sue delusioni diventano la nostra guida, come dimostrato dalle numerose scene di ritorno al presente, in cui la nipote cerca di svelare il passato di un uomo che le era sconosciuto.
In Terra e libertà, la potenza del cinema di Ken Loach emerge nella sua abilità di catturare l’equilibrio tra la narrazione politico-ideologica e l’emozione del racconto. L’impegno politico si fonde con il cuore della storia. Poche regie avrebbero saputo rendere altrettanto coinvolgente una lunga sequenza di dibattito tra i membri del Poum, che, sebbene concettuale, viene presentata senza artifici né tentativi di suscitare emozioni facili. La “rivoluzione tradita” è affrontata in modo diretto e spontaneo, rivelando la posizione degli autori al di là di qualsiasi ambiguità: Loach e il suo sceneggiatore, Jim Allen, credono che le divisioni interne alla sinistra, l’abbandono della rivoluzione e i compromessi imposti da Stalin siano stati i fattori che hanno contribuito all’ascesa di Franco in Spagna e al rafforzamento del fascismo in Germania e Italia, eventi che hanno preparato il terreno per la seconda guerra mondiale (come sottolineato da Lietta Tornabuoni in ’95 al cinema, Baldini & Castoldi).
Jim Allen, già collaboratore di Loach per i film precedenti come L’agenda nascosta e Piovono pietre, ha tratto ispirazione per la sceneggiatura da “Omaggio alla Catalogna” di George Orwell, un romanzo-reportage che ha documentato le esperienze dell’autore come combattente durante la guerra civile spagnola.
- Genere: Drammatico
- Anno: 1995
- Durata: 1h 49m
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