Spiando Marina

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Debora Caprioglio dopo l’esperienza in “Paprika” di Brass torna sul grande schermo. Questa volta in un soft-core che potrebbe anche appagare gli adolescenti, con una trama dall’alone pseudo-giallo. La protagonista perde un serpente (potrebbe esserci un significato freudiano dietro?) e decide di cercarlo presso un uomo. Tra i due si sviluppa un intenso rapporto che si snoda tra lenzuola imbevute di miele e ombre sado-maso. Tuttavia, l’esito finale sarà tragico, gettando un’ombra sulla loro passione ardente.

“Spiando Marina,” film diretto da Sergio Martino, narra la storia di Mark Derrick (Steve Bond), ex agente della narcotici di Miami, che ha intrapreso una nuova carriera come sicario. Arrivato a Buenos Aires sotto falso nome, Derrick ha un obiettivo preciso: uccidere Hank (Leonardo Treviglio), un potente boss locale responsabile della morte di sua moglie e suo figlio. Un passato segnato dalla corruzione lo ha condotto in prigione per dieci anni, periodo durante il quale ha rivelato i nomi dei criminali con cui aveva collaborato per ottenere uno sconto di pena. Ora è determinato a vendicarsi.

Mark si stabilisce in un appartamento fornito di armi, abiti e un telefax per ricevere istruzioni. Tuttavia, il rumore proveniente dall’appartamento accanto attira la sua attenzione: gemiti femminili rivelano una situazione intrigante. Dal balcone, Mark inizia a spiare e scopre una donna coinvolta in rapporti sessuali dal sapore BDSM. Questa ragazza è Marina (Debora Caprioglio), la sensuale fidanzata del boss. La loro conoscenza si approfondisce e Mark si ritrova coinvolto in una complessa rete di intrighi.

La critica di “Spiando Marina” non riserva un giudizio favorevole. Il film è bollato come un lavoro scadente, un’opera che sembra assemblata con pezzi di polizieschi già ampiamente esplorati. La trama viene etichettata come banale e poco credibile, presentando incongruenze narrative. Tuttavia, il suo vero scopo sembra essere quello di offrire a Debora Caprioglio l’opportunità di esibire il suo corpo procace in una serie ininterrotta di scene erotiche, spingendo gli spettatori ad approcciarsi per lo più per questa ragione. I personaggi non riescono a emergere positivamente e la violenza è evidente. Sia la regia che le interpretazioni vengono criticate come inefficaci.

Spiando Marina sembra cadere in una produzione deludente, priva di originalità e caratterizzata da una trama svuotata di sostanza, focalizzata principalmente su scene sensazionalistiche. Le critiche si concentrano sulla mancanza di coerenza e sull’inefficacia degli elementi chiave del film.

• Genere: Drammatico
• Anno: 1992