La fuga dell’assassino

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“La Fuga dell’Assassino” è un film diretto da Obin e Amariah Olson che segue le turbolente vicende di Gabriel Howarth, un uomo di trent’anni sconvolto da incubi che sembrano collegati a azioni violente e spaventose. Dopo essersi svegliato in preda al terrore a causa di un sogno in cui attacca il governatore dello Stato di Washington e fa esplodere un palazzo, Gabriel cerca di continuare la sua vita quotidiana, gestendo una tavola calda insieme alla moglie Brinn. Tuttavia, i suoi incubi, estremamente realistici, continuano a tormentarlo anche da sveglio, portando ad un progressivo confondersi tra realtà e sogno che mette a dura prova la sua salute mentale.

La trama del film si rivela essere un intricato labirinto di mistero, colpa, rimozione e azione. La storia prende una svolta inattesa quando Gabriel scopre che gli eventi che lo assillano mentalmente sono realmente accaduti, portando ad una crescente confusione e sconcerto nella sua mente. Pedinato dallo sceriffo e in conflitto con sua moglie, Gabriel sembra essere intrappolato in un tunnel senza via di uscita.

Tuttavia, il titolo italiano del film, “La Fuga dell’Assassino”, può trarre in inganno. Da un lato, sembra anticipare una trama di thriller, mentre dall’altro, potrebbe suggerire una trama più sottolineata dal titolo stesso. In realtà, il film offre una miscela di elementi, tra cui azione, mistero, sensi di colpa e rimozione, ma spesso si perde in sequenze e scene che si avventurano troppo nell’insensatezza e nel ridicolo, come quella iniziale in cui il governatore viene attaccato da un estraneo che rivela abilità militari.

“La Fuga dell’Assassino” sembra prendere ispirazione da molte fonti diverse, creando un collage frammentario di idee già viste altrove. Il risultato è un film confuso e disorientante, in cui i confini tra sogno e realtà si confondono senza una giustificazione chiara. Le sviluppo della trama sono prevedibili e spesso poco credibili, mentre la messa in scena, i dialoghi e la recitazione lasciano a desiderare.

Il film cerca forse di esplorare temi profondi come le conseguenze della guerra in Iraq, la manipolazione mentale, gli esperimenti scientifici e la clonazione, ma lo fa in modo frammentario e poco convincente. Manca di una chiara coerenza e sembra essere un insieme disordinato di concetti e idee.

Nonostante le buone intenzioni, “La Fuga dell’Assassino” non riesce né nell’intento di esplorare l’inconscio di un protagonista tormentato, né nel tentativo di presentare una trama avvincente e originale. Il film risulta essere una delusione che manca di molti elementi essenziali, a partire dalla sua stessa concezione.

• Genere: Azione/Thriller
• Anno: 2017
• Durata: 1h 33m