La fratellanza

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Jacob Harlon, un affermato broker di Wall Street, conduce una vita apparentemente perfetta con la sua famiglia e amici. Tuttavia, un tragico errore cambierà radicalmente il corso della sua esistenza. Durante una serata in cui si lascia andare all’eccesso di alcol, Jacob causa involontariamente un grave incidente stradale, provocando la morte del suo migliore amico. La colpa e il rimorso lo perseguitano e decide di accettare la condanna per omicidio colposo, finendo in carcere insieme a criminali con gravi precedenti. Da quel momento, la sua vita sarà sconvolta per sempre.

Il regista Ric Roman Waugh si distingue per la sua approfondita indagine nella psicologia del protagonista, esplorando le profondità dell’animo umano e richiedendo l’attenzione dello spettatore, evitando di cadere in stereotipi preconfezionati. La struttura narrativa del film è non lineare, grazie all’uso di flashback che si intrecciano con la trama principale. Questo approccio permette al pubblico di farsi un’idea sulla sorte di Jacob, ma lo coinvolge nel processo decisionale del personaggio, costretto a compiere azioni al di là del concepibile e a prendere decisioni difficili.

La storia di Jacob è complessa e tormentata, e Nikolaj Coster-Waldau offre un’interpretazione abile, portando il personaggio attraverso una serie di trasformazioni, dalla tragedia dell’omicidio alla sua affiliazione con la fratellanza ariana. La domanda cruciale sorge spontanea: può un uomo con tatuaggi razzisti rappresentare ancora la figura del “buono”? Il film affronta tematiche profonde sulla società e sul sistema carcerario, mostrando come la brutalità dell’ambiente penitenziario possa trasformare individui apparentemente normali in veri e propri soldati. Questa riflessione mette in discussione la possibilità di prevenire simili trasformazioni.

“La fratellanza” è un’opera estremamente cruda e violenta, con scene che ricordano lo stile di Cronenberg nel film “La promessa dell’assassino”. Nel contesto carcerario, non esistono vie di mezzo: si è guerrieri o vittime. Questa mancanza di compromessi, unita alla credibilità derivante da accurate ricerche sul campo, consente di superare alcune approssimazioni tipiche dei film televisivi, trasformando “La fratellanza” da semplice B-movie a un lavoro di genere rilevante e profondo.

• Genere: Giallo/Drammatico
• Anno: 2017 - VM14
• Durata: 2h 1m