Una differenza sottile tra viaggiare e fare turismo: l’Albania quest’anno rimarca la differenza tra chi cerca una vacanza e chi un viaggio
L‘invasione turistica dell’Albania è stata oggetto di ampio dibattito mediatico, catturando l’attenzione dei telegiornali, dei giornali cartacei e delle piattaforme online. Le opinioni sul fenomeno sono state variegate: ci sono stati elogi, critiche e persino tentativi di sfatare il mito dell’opzione economica dovuto all’aumento dei prezzi e al cambio sfavorevole dell’euro-lek. Tuttavia, l’aspetto positivo è stato l’ingresso di Ryanair, che presto opererà voli anche da e verso Tirana.
Tuttavia, per coloro che conoscono l’Albania da prima del suo boom turistico e dell’approdo delle offerte a basso costo per l’estate del 2023, la prospettiva potrebbe essere diversa ed il loro giudizio potrebbe influenzare in qualche modo i viaggiatori in cerca di una destinazione “unica”, un viaggio e non una vacanza. Il viaggio è di chi vuole vivere in un giorno in una meta: assaporarne il cibo, girare per le strade, diventare cittadino di quella meta; la vacanza è di chi vuole solo rilassarsi, riempire il proprio smartphone di foto ricordo e spendere il giusto. È da questa prospettiva che va inquadrata l’invasione turistica dell’Albania, che ha sicuramente superato qualsiasi previsione.
Spesso si è discusso del mare, della ristorazione, dei lettini e degli ombrelloni, ma l’Albania non è soltanto questo. Sebbene sia le sue coste che si affacciano sia sul mare Adriatico che sullo Ionio siano splendide, c’è anche un lato più autentico dell’Albania che offre molto di più, compresi cibo di qualità ed un clima gradevole.
Il nord dell’Albania, per esempio, è una zona che si estende dalla città di Scutari verso il lago omonimo fino al confine con il Montenegro. Qui si possono ammirare paesaggi naturali spettacolari, perfetti per gli amanti della fotografia. Questa regione offre una natura ancora incontaminata, con poche infrastrutture, spazi incontaminati che richiamano a tratti l’atmosfera dell’Irlanda con greggi di pecore che pascolano in maniera ordinata, e a tratti l’aspetto delle Alpi con tetti spioventi e maestose montagne sullo sfondo.
Ma l’Albania ha anche molto da offrire in termini di tradizione, sapori e profumi. Nella stessa zona, si coltivano erbe come la salvia, l’elicriso italico e la lavanda, che vengono esportate in Europa e in America per la produzione di essenze e oli.
L’Albania vanta anche locali imponenti e quasi da fiaba, incastonati tra laghi e montagne, ideali per ospitare matrimoni con più di 200 persone, concentrati soprattutto nel mese di agosto.
Ma ciò che rende davvero speciale l’Albania sono le storie. Storie di emigranti che tornano a casa per le vacanze o per visitare parenti rimasti, o di coloro che hanno scelto di rimanere, credendo nel potenziale del proprio paese, che in pochi anni si è aperto al turismo.
Ci sono l’accoglienza e l’ospitalità, le parole gentili, i volti segnati dal sole e le mani sporche di terra, che fanno dell’Albania un viaggio. Ci sono i lidi turistici che offrono lettini, cibo più o meno digeribile, che fanno dell’Albania una breve meta turistica.
L’Albania offre molto di più rispetto al mare. Ha laghi, montagne e paesaggi rurali e pittoreschi. Ma ciò che conta di più sono le storie, gli incontri e i volti.
Come dichiarato di recente dal Ministro del Turismo albanese al Tg1: “L’obiettivo del paese non è sviluppare un turismo di massa, ma un turismo di élite“.
Questa affermazione non è legata solo ai prezzi ancora convenienti, ma alla qualità dell’esperienza offerta. Chi sceglie l’Albania come meta dovrebbe volerla scoprire in tutte le sue sfaccettature, invece di limitarsi a prendere il sole in spiaggia. Per farlo, l’Albania deve sapersi raccontare nel modo giusto, scegliendo il giusto approccio editoriale e i giusti storyteller. Allo stesso modo in cui ha fatto Nyvek, il giovane artista di cui abbiamo parlato, altri dovrebbero seguire il suo esempio.
Le esperienze straordinarie accadono a coloro che sanno raccontarle, e se vengono raccontate nel modo giusto, accadono ancora meglio. Ecco perché l’Albania è diventata una delle mete turistiche più ambite dell’estate 2023. È diventata una tendenza per gli italiani che cercano nuove destinazioni per le loro vacanze. La fuga dal caro-estate ha portato a un numero record di partenze verso Tirana. Ciò che attrae è la promessa di un mare splendido, accessibile a prezzi equi.
Una delle principali ragioni per cui l’Albania è diventata così popolare come meta estiva è il suo rapporto qualità-prezzo. Rispetto ad altre destinazioni turistiche europee, l’Albania offre prezzi generalmente più bassi, sia per l’alloggio che per i pasti e le attività.
Questo significa che i viaggiatori possono godere di un’esperienza di alta qualità senza dover spendere una fortuna. Con le sue spiagge incontaminate, affascinanti città storiche e panorami mozzafiato, il paese sta attirando un numero sempre crescente di viaggiatori in cerca di avventure autentiche e luoghi fuori dai percorsi turistici tradizionali.
La combinazione di bellezze naturali, ricchezza storica, cucina deliziosa e accoglienza calorosa sta conquistando il cuore degli italiani in cerca di esperienze genuine. Tuttavia, come sempre, l’esperienza personale gioca un ruolo fondamentale, e talvolta anche la fortuna. Nonostante ciò, il ritornello dell’inizio dell’estate che parlava dell’Albania come soluzione economica ai costi italiani sta mostrando alcune crepe…
L’Albania mordi e fuggi, figlia del turismo e del consumismo
L’Albania è ormai al centro dell’attenzione, essendo considerata una meta turistica paradisiaca a prezzi accessibili. Tuttavia, la situazione presenta diverse sfaccettature che vanno al di là dell’immagine idilliaca (solo per i bassi prezzi rispetto ad alcune mete italiane) spesso dipinta. Tra le lodi per le spiagge incontaminate e i costi contenuti emergono problemi come il comportamento pericoloso di alcune persone, i tamarri, la musica discutibile in alcuni locali.
Nella cittadina di Saranda, l’esperienza di viaggio in una zona divenuta all’improvviso prettamente turistica diventa complicata. Le strade congestionate, l’assenza di parcheggi e la possibilità di trovare attrazioni chiuse diventano sfide tangibili. L’afflusso turistico in Albania è evidente, eppure ci sono inconvenienti che possono rendere difficile il godimento delle vacanze.
Le spiagge in Albania, come la Spiaggia degli Specchi, sono affollate e il parcheggio è un problema. La ricerca di comfort può trasformarsi in un’impresa complicata, con molti visitatori che cercano un luogo comodo dove rilassarsi. Le spiagge sono apprezzate per la loro bellezza, ma la gestione dell’afflusso turistico potrebbe essere migliorata: fino a che punto valgono più delle bellezze del Salento?
L’esperienza di viaggio in Albania può essere altalenante, con l’impossibilità di visitare alcune attrazioni a causa di ristrutturazioni o chiusure temporanee. La flessibilità e l’adattabilità diventano quindi fondamentali per affrontare queste situazioni.
Il ritorno verso casa può essere altrettanto impegnativo, con strade strette e traffico congestionato. L’incontro con persone che adottano comportamenti pericolosi alla guida aggiunge ulteriori ostacoli al viaggio. Nonostante gli inconvenienti, l’Albania offre paesaggi mozzafiato e una varietà di esperienze uniche, bisogna saperle scegliere e non giudicare una meta dal prezzo, più o meno vantaggioso esso sia.
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