Abbiamo sempre meno voglia di pubblicare le nostre foto sui social, le coppie felici già non lo fanno da un pezzo

Scritto da Alessandro Tavani, 2 Luglio 2023 - Tempo di lettura: 6 minuti

Negli ultimi due anni, l’app più scaricata è stata TikTok. Ma più che un social network, è una piattaforma, uno strumento eccellente per chi desidera raggiungere migliaia di persone, ma pessimo per costruire una rete sociale. Registrare un video da condividere non è semplice per tutti. È necessario piacersi, avere un’idea e confrontarsi con creator e aziende che investono tempo e risorse per ogni video. È più facile continuare a scorrere, fidandosi del fatto che l’algoritmo sa cosa è meglio per noi. Quasi sempre.

I social network hanno assunto il ruolo moderno di bar o piazza in città: un luogo in cui annunciare, condividere informazioni e cercare l’amore. Il concetto di condivisione dei momenti più significativi della nostra vita con coloro che ci sono vicini, ma non abbastanza da conoscere ogni aspetto della nostra quotidianità, rimane lo stesso.

Non c’è nulla di male nel condividere la propria vita sentimentale e privata online, ma è importante considerare l’effetto distorsivo che i social network possono avere sulla nostra personalità. Questi strumenti ci consentono di costruire un’immagine virtuale di noi stessi o della coppia, che attira l’attenzione e diventa lo specchio del nostro status sociale. Il rischio è che finiamo per identificarci solo attraverso i “mi piace” e l’attenzione mediatica che riusciamo a suscitare.

Il modo in cui una persona utilizza i social network può rivelare come desidera essere percepita dal mondo. Questo è particolarmente vero e interessante quando si parla di vita sentimentale. Sebbene sia normale essere orgogliosi del proprio amore e della relazione che si vive, esiste una forte connessione tra la frequenza e il contenuto delle pubblicazioni.

Il viaggio nei social, per mostrarci per come “vorremo essere visti”

Il mondo dei social network si presenta come un viaggio senza ritorno, in cui la fame narcisistica di mostrarsi come protagonisti di una favola bella, perfetta e unica prevale. Il desiderio di apparire e ostentare un’immagine ideale di sé e della propria vita sembra dominare la nostra società. Ma quali sono le conseguenze di questa tendenza? Sarà tutto vero ciò che vediamo online? È questa la felicità 2.0?

Lasciarsi sedurre dalle tentazioni dell’ego e della vanità ci conduce verso un universo egoistico, in cui prevale la legge dell’io. Mentre scorriamo con il pollice le foto su Instagram o Facebook, ci mostriamo come l’occhio indiscreto del Grande Fratello, scrutando la vita degli altri e cercando di impressionare gli altri utenti. I social network diventano piattaforme di like, follower ed emoticon, dove i colori si confondono con le emozioni per attirare l’attenzione degli altri sulla nostra vita. In questa ricerca ossessiva di esperienze e approvazione, si perde il senso di realtà, frammentato dagli inganni e dalle bugie che lo rendono privo di significato. I social network sono riempiti di illusioni e costruzioni perfette di una realtà inesistente. Le persone fingono coraggio, felicità, forza e bellezza, utilizzando filtri e ritocchi per apparire iconici. La posa accattivante stimola fantasie e si avvia una competizione per sembrare il migliore, in una spirale in cui la sconfitta si nasconde dietro l’illusione di una vittoria.

Milioni di foto vengono pubblicate sui social network in ogni istante, manipulate e ritoccate, con l’unico obiettivo di ottenere l’approvazione degli altri. Sentirsi riconosciuti diventa una necessità antica che può essere soddisfatta su queste piattaforme virtuali. Ci ritroviamo a essere piccoli Peter Pan, immersi nell’ebrezza della fantasia, in cerca di un’isola-che-non-c’è per nutrirci di approvazione.

La società virtuale deforma la realtà, trasformandola in uno specchio in cui si riflettono immagini di una vita desiderata, interpretate da chi le osserva. Non c’è più coerenza tra ciò che siamo realmente e ciò che mostriamo online. Il mondo che raccontiamo appartiene a una storia lontana e irraggiungibile che paradossalmente crediamo essere la nostra realtà.

La vita sui social network diventa una corsa senza fine verso i like, i commenti, l’approvazione, il riconoscimento e l’imitazione. Tutto questo però cambia e stravolge la vita stessa, che perde il contatto con l’autenticità del vissuto. Ci chiediamo cosa rimanga della vera vita e perché abbiamo bisogno di ricevere così tanti riconoscimenti da sconosciuti per sentirci esistere. La felicità e l’autorealizzazione sembrano oggi dipendere dai like sul nostro profilo. Il mondo virtuale finisce per generare forti emozioni di invidia e il bisogno irrefrenabile di imitare gli altri. Blogger e influencer cercano di farsi spazio lottando per rappresentare perfettamente le loro vite, ma si chiede se abbiano la preparazione e l’esperienza necessarie per farlo.

Nel nostro mondo frenetico, ciò che viene condiviso online viene consumato rapidamente. Un post resta visibile solo per un istante e poi lascia spazio a qualcos’altro. La vita diventa una serie di tasselli, uno incastonato nell’altro, in una continua ricerca di visibilità. C’è la necessità di sperimentare una felicità autentica, riappropriandoci dell’intimità violata dagli sguardi degli altri e rivivendo le emozioni degli incontri reali tra le persone. Ogni volta che pubblichiamo qualcosa, dovremmo riflettere sul vero bisogno che si nasconde dietro a quel post e comprendere che la vera strada percorribile passa per altri territori.

Dopo anni di esperienza sui social network, dovremmo aver capito che condividere foto di una vita perfetta non ci rende più felici. Un semplice scatto non può rendere autentico e profondo l’amore. È necessario riscoprire la realtà e l’intimità, liberandoci dalla dipendenza virtuale e abbracciando ciò che è autentico e vero nella vita reale.

Una ricerca ha evidenziato che le persone che utilizzano i social network sono generalmente più infelici, poiché la depressione è collegata all’uso eccessivo dei media e alla teoria del confronto sociale. Zankyou ha intervistato esperti di relazioni che hanno condiviso le loro opinioni su questo argomento.

Le coppie soddisfatte della propria vita non si preoccupano di scattare foto e condividerle online. Quando si è realmente felici, si dimentica lo smartphone. Una coppia felice non cerca approvazione esterna perché non ha nulla da dimostrare. La felicità risiede nel stare insieme, non nella pubblicazione di una foto che lo testimonia.

Questo non significa che le coppie non possano desiderare e avere immagini romantiche insieme. Infatti, molti innamorati desiderano ricordare i loro momenti con immagini poetiche ed evocative. Internet e i social network possono diventare preziosi alleati nell’organizzazione delle nozze, a patto di rispettare alcune regole.

Le coppie che vivono una vita di coppia più online che reale, pubblicando continuamente immagini e raccontando ogni dettaglio, manifestano insicurezza e il bisogno di affermarsi. Se si è felici come coppia, non si ha bisogno di questi strumenti, poiché l’amore è già completo!

I social network hanno sicuramente modificato il concetto di romanticismo e hanno un impatto sulla vita di coppia. Tuttavia, è importante riflettere sull’uso che ne facciamo e sull’equilibrio tra vita online e vita reale.

Uso corretto dei social

I social network sono diventati parte integrante della nostra vita quotidiana. La maggioranza delle persone ha un profilo su piattaforme come Facebook, Twitter, Instagram e altri simili. Questi strumenti digitali ci offrono un meccanismo per condividere le nostre avventure e i nostri pensieri, mantenendoci costantemente aggiornati sulle notizie che ci interessano. Sembra quasi di poter raggiungere il mondo intero con un semplice click. Inoltre, i social network favoriscono la comunicazione e l’interazione umana, soddisfacendo uno dei nostri bisogni fondamentali.

Come per ogni cosa nella vita, la funzione dei social network dipende dalle nostre necessità, personalità e motivazioni. Gli psicologi spiegano che questi strumenti digitali agiscono anche come meccanismi di difesa per le nostre carenze e necessità, spesso inconsce, che proiettiamo in questi spazi virtuali che vanno oltre la semplice interazione sociale.

Molti dei nostri amici sui social network sono soliti condividere i loro stati d’animo e le loro relazioni affettive su piattaforme come Facebook o Twitter in qualsiasi momento. Oggi esploreremo i processi psicologici che si celano dietro questa abitudine.

Esiste un’opinione diffusa secondo cui il mondo dei social network è pieno di “morti viventi”, ovvero persone che si nascondono dietro una vita virtuale che non corrisponde alla realtà. Internet diventa uno strumento utilizzato da molti per spiare la vita altrui e mostrare una realtà che in verità non vivono.

Un uso sano dei social network si caratterizza per le seguenti caratteristiche:

  • 1. I social network non sono una parte essenziale e indispensabile della nostra vita. Sono un extra, un mezzo per comunicare e condividere esperienze con persone che vediamo regolarmente o con cui abbiamo una reale e frequente relazione.
  • 2. Il comportamento e la personalità di chi utilizza in modo sano i social network non cambiano nel mondo reale. Sono persone positive che sanno gestire le proprie emozioni e sanno esprimerle nel migliore dei modi.
  • 3. Ad esempio, se siamo arrabbiati con un collega di lavoro, non lo comunichiamo attraverso i social network e non pubblichiamo sul suo profilo per far sapere a tutti cosa sta accadendo. Dobbiamo affrontare il problema faccia a faccia, in modo diretto e senza coinvolgere altre persone.
  • 4. Poiché controlliamo i social network quotidianamente tramite i nostri smartphone, spesso prima di andare a dormire, è importante mantenere un equilibrio e un uso consapevole di questi strumenti digitali.

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