124 milioni di dispositivi connessi a internet, in Italia 2 per ogni persona

Scritto da Eugenio Cataldi, 5 Aprile 2023 - Tempo di lettura: 3 minuti

Il mercato dell’Internet of Things supera gli 8 miliardi di euro per un 2022 da record. Scopri perché in Italia si è sempre più connessi

L’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano ha presentato i risultati della sua ricerca sull’IoT in Italia. Secondo i dati emersi, nel nostro paese sono presenti 124 milioni di oggetti connessi, pari a 2,1 per abitante.

Mercato IoT italiano supera gli 8 miliardi di euro, +13%

Nonostante la carenza di semiconduttori e di materie prime, oltre all’instabilità economica e politica della guerra in Ucraina, nel 2022 il mercato dell’Internet delle cose in Italia ha superato gli 8 miliardi di euro, registrando una crescita del 13% rispetto all’anno precedente.

Smart Car e utilities al primo e secondo posto per fatturato

La Smart Car rappresenta la fetta più grande del mercato IoT in Italia, con un fatturato da 1,4 miliardi di euro, pari al 17% del totale. Al secondo posto troviamo le applicazioni nel mondo utilities con 1,37 miliardi di euro, in crescita ma ormai prossime alla saturazione. Nel 2022 sono stati installati 1,1 milioni di contatori gas connessi in utenze domestiche (84% del parco complessivo) e 1,7 milioni di smart meter elettrici di seconda generazione (64% del totale).

Smart Agriculture, Smart Factory e Smart Building in forte crescita

Gli ambiti che stanno crescendo di più all’interno del mercato IoT italiano sono, in particolare, Smart Agriculture (+32%), Smart Factory (+22%) e Smart Building (+19%). Seguono Smart City (830 milioni) e Smart Home (770 milioni).

Aumento delle connessioni IoT cellulari e abilitate da altre tecnologie. A fine 2022 si contano 39 milioni di connessioni IoT cellulari (+5% rispetto all’anno precedente) e 85 milioni di connessioni abilitate da altre tecnologie di comunicazione (+15%).

Il Pnrr e l’investimento nell’IoT ed Energy

Nell’industria, il 77% delle grandi aziende e il 58% delle PMI hanno avviato almeno un progetto IoT. Il Pnrr rappresenta un’opportunità di crescita per favorire l’innovazione tecnologica del Paese, soprattutto alla luce della crisi energetica. Particolare attenzione è posta sul connubio tra IoT ed Energy che prevede un investimento di quasi 7 miliardi di euro.

I numeri precedenti (del 2021). La ricerca precedente stima quindi a fine 2021 erano solo 37 mln le connessioni IoT cellulari, con un +9% sul 2020 e 74 mln le connessioni abilitate da altre tecnologie. Già nel 2021 erano raddoppiate da uno a due milioni le connessioni tramite reti LPWA (Low power wide area). Secondo sempre l’indagine condotta dall’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano nel 2021 per il 2020, l’80% delle grandi imprese italiane nel 2021 ha attivato servizi a valore aggiunto basati sull’IoT, registrando un aumento del 4% rispetto all’anno precedente.

Tuttavia, il contesto legato alla pandemia ha influenzato le decisioni di investimento in nuovi progetti di IoT per il 36% delle grandi imprese e il 40% delle PMI, portando il 31% e il 23% delle aziende rispettivamente a ridurre il budget destinato a questi progetti. Nonostante ciò, il 70% delle grandi aziende ritiene che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza porterà grandi opportunità per gli investimenti in tecnologie IoT.

La situazione per le PMI è diversa: solo il 27% di esse ha avviato almeno un progetto IoT, mentre il 46% ha sentito parlare di soluzioni IoT per l’Industria 4.0. L’indagine mostra anche un gap in termini di conoscenza dell’IoT tra grandi aziende e PMI, che si è ridotto solo del 3% rispetto al 2020, con un leggero aumento nella diffusione dei progetti IoT. In generale, le PMI italiane faticano ancora a innovare in chiave 4.0.

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