Roger Waters sempre grato a Milano, il post su Instagram per ringraziare il tutto esaurito nei suoi 4 concerti

Scritto da Alessandro Tavani, 12 Aprile 2023 - Tempo di lettura: 4 minuti

This is not a drill è il tour di addio di Roger pieno di messaggi e di riflessioni anche politiche

Un’eccezionale accoglienza per Roger Waters, l’ex bassista dei Pink Floyd che giunge a Milano, nonostante alcune polemiche di natura politica. Il cantautore e co-fondatore della leggendaria band britannica si è esibito per quattro serate consecutive al Forum di Assago dal 27 marzo al 1 aprile registrando quattro tutto esaurito.

Waters ha espresso quindi la sua gratitudine in un post su Instagram: “Milano, grazie per le quattro incredibili notti!“. Waters ha dimostrato di avere ancora un’enorme base di fan che ha affollato il Forum per assistere al suo spettacolo.

Che appuntamento quello di Roger Waters a Milano, ecco quali sono stati i temi trattati dal cantante impegnato a livello sociale e planetario

Un concerto controverso e politicamente carico, ma comunque un successone

Waters ha aperto il suo attesissimo concerto milanese con un messaggio proiettato sui maxischermi del palco. Le sue parole hanno attirato qualche critica in quanto hanno affrontato la sua posizione (personale) sulla guerra in Ucraina. Tuttavia, il concerto di Waters è stato molto più di un semplice spettacolo musicale e scenografico. Intitolato “This is not a drill“, è stato definito dallo stesso Waters come il suo primo “tour d’addio”, ma è stato anche un concerto controverso, pieno di messaggi e riferimenti politici.

Durante il concerto di Waters, sui giganteschi schermi a croce del palco sono apparse parole come “propaganda” e “fake news“, insieme ad accuse contro i “potenti” del mondo e alle discriminazioni razziali contro gli afroamericani. Waters ha anche espresso il suo sostegno a varie cause sociali, come la difesa dei diritti delle donne in Iran, dei diritti civili delle minoranze, e della Palestina e dello Yemen. Tuttavia, i suoi messaggi più forti sono stati rivolti ai presidenti degli Stati Uniti, tra cui Ronald Reagan, Barack Obama, Donald Trump e Joe Biden, che ha definito “criminali di guerra”.

Durante il concerto, Waters ha anche parlato in italiano e condiviso alcuni momenti della sua vita, soprattutto legati alla sua carriera musicale, dal suo primo matrimonio all’amicizia con Syd Barrett, leader dei Pink Floyd dal 1965 al 1968. La scenografia e le luci del concerto sono state imponenti, con una pecora gigante gonfiabile che volava sopra il pubblico durante la canzone “Sheep”, telecomandata per il Forum. Dopo una pausa, Waters è tornato sul palco con un mitra finto sparando verso il pubblico, accompagnato da due poliziotti vestiti di nero, in un’immagine forte e provocatoria.

La morte, la guerra e la distruzione sono stati temi ricorrenti durante tutto il concerto di Waters, insieme alla critica alle politiche militari, in particolare quelle degli Stati Uniti. Waters ha anche dedicato una canzone all’attivista Julian Assange, co-fondatore di WikiLeaks.

Cronaca del concerto a Milano

Il concerto di Roger Waters a Milano nel tour “This Is Not A Drill” inizia con un annuncio sonoro e una proiezione su uno schermo dell’inconfondibile voce di Waters che invita il pubblico a prendere posto e a spegnere i cellulari. Waters, ex membro dei Pink Floyd, è noto per le sue idee politiche e sociali, e le sue esibizioni spesso includono messaggi di protesta e critica al sistema. La scaletta del concerto si apre con una versione “devastante” di “Comfortably Numb”, interpretata in modo diverso dalla versione originale. La band suona su un palco aperto a 360 gradi con uno schermo al centro che proietta immagini suggestive.

Lo spettacolo è caratterizzato da un’atmosfera surreale ma intensa, con immagini suggestive e parole di grande impatto proiettate sullo schermo. Durante il concerto, Waters interagisce con il pubblico e si muove sul palco, abbracciando i suoi fan e comunicando visivamente con i musicisti della band. Il concerto include anche brani tratti dall’album “The Wall“, con Waters che esegue “The Happiest Days Of Our Lives” e “Another Brick In The Wall part 2” senza la sezione con la voce degli alunni, e aggiungendo “Another Brick In The Wall part 3”.

Durante il concerto, Waters punta il dito verso il pubblico e urla alcune parole di sfida, mostrando il suo stile provocatorio e politicamente impegnato. Il pubblico risponde con entusiasmo, battendo le mani e sollevando i telefonini per registrare il momento. Durante l’esecuzione di brani tratti dagli album solisti di Waters, come “The Powers That Be”, si fa un salto nel passato della sua carriera da solista.

L’uso degli schermi e delle proiezioni durante lo spettacolo è una novità introdotta da Waters in tour precedenti, con riferimenti al muro del suo album solista “The Wall” e alla Battersea Power Station presente nel tour Us + Them. Le immagini proiettate sullo schermo includono frasi e parole di grande impatto visivo, che contribuiscono a creare un’atmosfera surreale e coinvolgente durante il concerto.

La voce di Waters è descritta come “roca” e “tagliente”, e la sua interpretazione di brani come “Comfortably Numb” viene descritta come “spettrale”, “fredda” e “glaciale”, ma senza perdere fascino, tensione e intensità. Waters è noto per la sua voce caratteristica e il suo stile unico di interpretazione, che si mantiene fedele anche durante questo concerto.

Il concerto di Waters a Milano è considerato una delle tappe più attese del suo tour “This Is Not A Drill”, e Waters ha annunciato che le serate saranno riprese per un possibile film. Nonostante le sue idee politiche possano urtare le sensibilità di alcuni fan, la sua storia e la sua carriera gli permettono di esprimere liberamente le sue opinioni e di mantenere le sue posizioni senza compromessi.

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