Roland Emmerich è un regista esperto in film catastrofisti e dai grandi effetti speciali, ma c’è davvero un “intento” dietro il film? Qual è il messaggio della pellicola?
La Scienza Dietro “The Day After Tomorrow”? Chissà. Al suo debutto, il film di fantascienza per settimane è rimasto campione al botteghino e ha catturato l’immaginazione del pubblico con la sua rappresentazione di una catastrofe scatenata da un improvviso blocco della Corrente del Golfo. Tuttavia, sorprendentemente, l’idea alla base del film ha radici nella realtà, anche se alcune delle dinamiche descritte sono in contrasto con la fisica atmosferica. Quali sono le basi scientifiche dietro questa pellicola di successo?
L’ultima grande glaciazione, iniziata circa 80.000 anni fa, raggiunse il suo apice 18.000 anni fa. Durante questo periodo, vasti territori, compresi l’Alaska, gran parte del Canada e le regioni settentrionali degli Stati Uniti, erano coperti da spessi strati di ghiaccio, con uno spessore di circa un chilometro. In Europa, i ghiacci si estendevano fino alle attuali Amburgo e Berlino.
Tuttavia, circa 12.000 anni fa, le temperature cominciarono rapidamente ad aumentare, e il ghiaccio iniziò a sciogliersi, segnando la fine dell’ultima Grande Glaciazione. Ma questo periodo di riscaldamento fu seguito da un repentino raffreddamento circa 11.000 anni fa, noto come Dryas Superiore, che colpì Nord Europa e Nord America con un clima glaciale.
Questo evento climatico fu innescato dal blocco del nastro trasportatore atlantico, un sistema complesso di correnti superficiali e sottomarine nell’Atlantico settentrionale. Questo nastro trasportatore coinvolge correnti di acqua fredda e salata che affondano nelle profondità dell’oceano Atlantico settentrionale, venendo sostituite dall’acqua calda della Corrente del Golfo.
Nord America fu particolarmente influenzata, poiché l’acqua di fusione dei ghiacciai si accumulò nel Lago Agassiz, un vasto bacino d’acqua che superava in dimensioni tutti gli odierni Grandi Laghi nordamericani messi insieme. Tuttavia, la ritirata del ghiaccio aprì un canale di deflusso verso est, simile all’attuale corso del fiume San Lorenzo. Questo causò l’improvvisa liberazione di enormi quantità di acqua dolce nell’Atlantico settentrionale, “addolcendo” le acque salate e pesanti, bloccando di fatto il nastro trasportatore.
La regione si liberò dall’era glaciale solo quando il nastro trasportatore riprese a funzionare, trasportando calore dai Tropici fino all’Europa e al Nord America attraverso la Corrente del Golfo. Questo evento segnò la fine definitiva della Grande Glaciazione. Durante i secoli successivi, le temperature aumentarono notevolmente, raggiungendo quello che è noto come Ottimum Climatico, un periodo in cui l’Europa aveva temperature medie 2-3°C più calde rispetto ad oggi, mentre monsoni intensi portavano abbondanti piogge estive persino nel Sahara.
I temi del film
Il film “The Day After Tomorrow” è un thriller di fantascienza che affronta il tema del cambiamento climatico e le conseguenze estreme che potrebbe scatenare sulla Terra. Il film è stato diretto da Roland Emmerich e prodotto dalla 20th Century Fox. La trama ruota attorno al paleoclimatologo americano Jack Hall e al suo team, che cercano di prevedere e combattere gli effetti di una nuova era glaciale causata da un cambiamento climatico drastico.
La storia inizia con Jack Hall e i suoi colleghi che stanno eseguendo ricerche in Antartide quando la piattaforma di ghiaccio si separa. Jack presenta le sue scoperte a una conferenza delle Nazioni Unite, ma le sue preoccupazioni vengono inizialmente ignorate. Tuttavia, quando alcune boe nell’Oceano Atlantico mostrano un forte calo di temperatura, si rende evidente che il cambiamento climatico sta accelerando. Jack cerca di convincere il governo a prendere provvedimenti, ma la tempesta glaciale colpisce in modo devastante.
Il film ha suscitato critiche per la sua rappresentazione poco accurata dal punto di vista scientifico delle supertempeste e delle loro conseguenze. Nonostante le imperfezioni scientifiche, “The Day After Tomorrow” ha contribuito a sensibilizzare il pubblico sulle potenziali conseguenze del cambiamento climatico e ha stimolato una discussione più ampia sul ruolo dell’umanità nel mitigare questo problema globale.
Il film è un’opera di finzione che solleva questioni importanti legate al cambiamento climatico, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale nel fronteggiare le sfide globali.
Ogni volta che emergono nuove scoperte riguardanti catastrofi naturali, è inevitabile pensare a come Hollywood spesso trasformi tali eventi in trame per film di fantascienza. Questi film, anche quelli italiani come la serie TV “Lidia Poët” su Netflix, tendono a enfatizzare l’aspetto spettacolare dei disastri naturali, spesso sacrificando la precisione scientifica per il coinvolgimento emotivo del pubblico.
Un esempio di questo è il regista tedesco Roland Emmerich, noto per film come “Independence Day” e “2012”. Emmerich ha affrontato i temi dell’ambientalismo in diversi film, incluso “The Day After Tomorrow”. Nel tentativo di ridurre l’impatto ambientale della produzione, ha investito personalmente oltre 200.000 dollari per rendere la produzione del film ecologica, piantando alberi per compensare le emissioni nocive.
Nonostante le critiche scientifiche, “The Day After Tomorrow” rimane un film spettacolare e ha contribuito a sollevare importanti questioni legate al cambiamento climatico. In definitiva, rappresenta una testimonianza della necessità di affrontare questa sfida globale spesso trascurata.
Diciotto anni dopo la sua uscita, “The Day After Tomorrow” si rivela sorprendentemente preveggente, nonostante alcuni errori scientifici. Il film è stato diretto da Roland Emmerich, regista noto per la sua capacità di creare spettacoli cinematografici mozzafiato. Nel cast, figurano attori come Jack Gyllenhaal, Emmy Rossum, Arija Smith, Dennis Quaid, Ian Holm e Sela Ward.
Nel complesso, “The Day After Tomorrow” è stato un successo al botteghino e ha affrontato importanti temi ambientali, ma ha anche suscitato discussioni sulla sua precisione scientifica.
La trama del film ruota attorno al paleoclimatologo Jack Hall (interpretato da Dennis Quaid) e al suo team, che cercano di avvertire il vicepresidente degli Stati Uniti riguardo al surriscaldamento climatico. Questo surriscaldamento causa una serie di eventi climatici estremi, tra cui tempeste di neve in India e tifoni che devastano Los Angeles, e potrebbe portare allo scioglimento dei poli, innescando una nuova glaciazione in tempi immediati.
Nel film, lo scioglimento della calotta polare porta strati di acqua dolce e fredda nell’oceano, influenzando le correnti oceaniche. New York si trova sotto continue piogge tropicali, e la città è presto sommersa da una gigantesca ondata. Il figlio di Jack Hall, Sam (interpretato da Jake Gyllenhaal), e i suoi amici riescono a rifugiarsi nella Biblioteca Pubblica mentre il mondo esterno si congela.
Il regista del film, Roland Emmerich, è noto per la sua carriera di successo a Hollywood, durante la quale ha diretto film di avventura, catastrofici e fantascientifici. Nel cast del film, oltre a Gyllenhaal, figurano attori come Dennis Quaid, Ian Holm, Sela Ward, Emmy Rossum e Arija Smith.
Il film affronta tematiche climatiche estreme e presenta effetti speciali spettacolari. Tuttavia, è stato criticato per alcune inesattezze scientifiche. Ad esempio, il film non rispetta correttamente la geografia delle correnti oceaniche e presenta errori riguardo alle reazioni fisiche all’aria estremamente fredda.
Nonostante le critiche scientifiche, il film ha vinto il premio Environmental Media Awards nel 2004, riconoscimento per i film che promuovono messaggi ambientalisti. Tuttavia, è stato anche oggetto di critiche da parte di esperti meteorologi e climatologi per la sua inaccurata rappresentazione scientifica.
Alcune curiosità finali
- La NASA non ha riconosciuto la plausibilità degli eventi del film e ha vietato ai suoi dipendenti di commentarli. In seguito, alcuni scienziati hanno visto il film in anteprima e, nonostante le inesattezze scientifiche, hanno elogiato la sua realizzazione.
- “The Day After Tomorrow” è stato inserito nella lista dei dieci film più scientificamente inaccurati di sempre da Yahoo! Movies, mantenendo questa posizione per molti anni.
- I creatori di South Park avevano pianificato di realizzare una versione del film con dei burattini in segreto, ma alla fine hanno abbandonato l’idea.
- Dopo gli eventi dell’11 settembre, il regista Roland Emmerich ha considerato inappropriato girare un film catastrofico ambientato principalmente a New York.
- Il film ha utilizzato un gran numero di effetti speciali, con nove diversi studi che hanno lavorato su di essi per oltre un anno.
- Alcune scene di disastri nel film sono state basate su filmati di eventi reali, come un incidente aereo e un uragano alle Hawaii.
- Jake Gyllenhaal, nonostante avesse 23 anni, è stato scelto per interpretare un ragazzo diciassettenne nel film.
- Un poliziotto nel film ha un giubbotto con la scritta “ice” (ghiaccio in inglese) a causa del freddo intenso.
- Gran parte del film è stato girato in Canada, e l’esercito degli Stati Uniti ha prestato elicotteri UH-60 Blackhawk per una scena di salvataggio, chiedendo alle autorità canadesi di rassicurare la popolazione di Montreal che non stavano per essere invasi.
- L’immagine iconica della Statua della Libertà ghiacciata era originariamente prevista per essere distrutta dallo tsunami nel film, ma alla fine è stata mantenuta come simbolo di speranza.
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