Torna su Cielo un film che dato il via ad una nuova saga di Star Trek, il titolo uscito nel 2009 “Il Futuro ha inizio” con l’evoluzione dei principali principali in un’ottica decisamente più contemporanea e vicina al pubblico
È interessante vedere come il film del 2009 abbia avuto un approccio alquanto audace al franchise di Star Trek. L’utilizzo di una linea temporale alternativa per giustificare un reboot della serie classica è stata una mossa rischiosa ma creativa da parte di J.J. Abrams e del suo team. Questa decisione ha permesso ai registi di esplorare nuove direzioni e reinterpretare i personaggi iconici in un contesto moderno.
La trama del film sembra concentrarsi sulla formazione e sull’evoluzione dei personaggi principali, in particolare su James Kirk e Spock, mentre si sviluppa il loro rapporto e la dinamica all’interno dell’equipaggio dell’Enterprise. L’incontro tra i due protagonisti in età giovanile, durante la frequentazione dell’Accademia, fornisce un nuovo punto di partenza per il pubblico, consentendo loro di vedere le origini e le motivazioni che li porteranno a diventare i personaggi che conosciamo dalla serie classica.
L’antagonista del film, il Capitano Romulano Nero, aggiunge un elemento di suspense e azione alla trama. La sua vendetta e la sua intenzione di distruggere i pianeti della Federazione da un punto di vista temporale futuro aggiungono un elemento di sfida significativo per l’equipaggio dell’Enterprise.
È degno di nota il fatto che il film abbia ottenuto riconoscimenti significativi, inclusa la vittoria di un premio Oscar per il miglior trucco. Questo dimostra l’attenzione al dettaglio e l’impegno nella creazione di un mondo visivo coinvolgente e credibile.
L’omaggio a Gene Roddenberry e sua moglie Majel Barrett Roddenberry sottolinea l’importanza della serie classica e il rispetto per le loro influenze fondamentali sulla serie Star Trek nel complesso.
Cosa aspettarsi da questo titolo
Attraverso la maestria creativa di J.J. Abrams, siamo introdotti nell’intreccio della storia senza preamboli, seguendo la tradizione tipica delle opere trekkiane. Fin dal prologo, la narrazione avanza con un ritmo incalzante e coinvolgente. Il giovane James T. Kirk cresce privo della figura paterna, trovandosi su una traiettoria ancor più audace e ribelle, ma il destino è in agguato dietro l’angolo.
Infatti, è il capitano Christopher Pike (interpretato da Bruce Greenwood) in persona a spingere James a unirsi alla causa della Federazione: l’inaugurazione del viaggio della nave Enterprise è imminente e James decide di accettare l’invito di Pike. A bordo dell’Enterprise, James fa la conoscenza del dottor Leonard “Bones” McCoy (interpretato da Karl Urban), Nyota Uhura (Zoë Saldaña), Montgomery Scott (Simon Pegg), Hikaru Sulu (John Cho), Pavel Chekov (Anton Yelchin, che purtroppo ci ha lasciato prematuramente poco tempo fa) e il giovane Spock (Zachary Quinto).
Tuttavia, la rapida ascesa di Kirk solleva qualche interrogativo: passa rapidamente dall’essere pressoché sconosciuto e insignificante all’interno della Federazione a trovarsi sorprendentemente al comando dell’Enterprise in situazioni alquanto strane e decisamente affrettate. Questa evoluzione sembra più una debolezza nella trama che un frutto del destino.
Nonostante ciò, Star Trek – Il futuro ha inizio riesce a intrappolare lo spettatore in un turbine di emozioni, grazie soprattutto a un montaggio impeccabile, a effetti speciali degni di un premio Oscar e al tocco distintivo di J.J. Abrams. Il regista colloca con precisione chirurgica una serie di omaggi e riferimenti all’originale saga e ai film successivi, suscitando l’entusiasmo dei fan di lunga data e catturando allo stesso tempo l’attenzione dei neofiti.
In qualsiasi progetto portato avanti da J.J. Abrams, emerge la qualità, la creatività e la determinazione a sorprendere il pubblico: da Lost a Star Wars: Il Risveglio della Forza, passando per Mission Impossible III e Super 8, tutto ciò che tocca il regista statunitense si trasforma in oro. E Star Trek – Il futuro ha inizio non fa eccezione, costituendo probabilmente uno dei film più coinvolgenti di tutta l’ampia saga trekkiana.
Nel complesso, il film del 2009 ha reso accessibile il mondo di Star Trek a un nuovo pubblico, mantenendo al contempo elementi riconoscibili e apprezzati dai fan di lunga data. Ha aperto la strada a ulteriori film nel franchise, dimostrando che anche una serie con una storia così ricca e complessa può essere reinventata con successo per una nuova generazione.
Il quarto titolo non ci sarà?
La decisione di Matt Shakman di abbandonare il ruolo di regista per l’attesissimo Star Trek 4 ha portato la Paramount a cancellare temporaneamente il film dalla sua lista di uscite, con la speranza che possa essere reinserito in seguito, magari con uno slittamento nella data prevista.
Questa ulteriore dilazione non sorprende, considerando la storia travagliata di questo progetto. Il film ha subito diverse cancellazioni, ritardi, cambiamenti di registi e revisioni di sceneggiatura nel corso del tempo. Star Trek 4 rappresenterebbe il quarto tassello nella saga cinematografica ambientata in un ramo temporale alternativo noto come KelvinVerse, avviato da J.J. Abrams con il film in onda stasera.
Va ricordato che a questo riavvio della saga, inaugurato nel 2009 con “Star Trek: Il Futuro Ha Inizio”, sono seguiti “Into Darkness” nel 2013 e “Beyond” nel 2016. Quest’ultimo rappresenta finora l’ultimo capitolo, con Chris Pine nei panni di James Tiberius Kirk e Zachary Quinto in quelli di Spock. Il cast include inoltre Zoe Saldana nel ruolo di Uhura, John Cho come Sulu, Simon Pegg interpretante Scotty e il compianto Anton Yelchin, tragicamente scomparso in un incidente automobilistico nel giugno del 2016, nel ruolo di Chekov.
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