Il padre della sposa è un remake di successo che ha catturato il cuore del pubblico con le sue interpretazioni comiche, la sua trama toccante e i suoi temi familiari universali. La storia di George Banks e della sua battaglia per affrontare il matrimonio di sua figlia è ancora oggi una storia che riesce a far sorridere e commuovere gli spettatori di tutte le età.
Una storia classica, uno sviluppo travolgente. George Banks (interpretato da Steve Martin) è un uomo della media borghesia americana, titolare di un’azienda produttrice di scarpe da ginnastica. Con una moglie affettuosa, Nina (Diane Keaton), un figlio vivace, Matty (Kieran Culkin), e una figlia di 21 anni per cui prova un amore incondizionato fin dal giorno in cui è nata, Annie (Kimberly Williams-Paisley), la sua vita scorre tranquilla e serena. Tuttavia, quando Annie torna a casa dopo un semestre trascorso in Europa e annuncia il suo fidanzamento con Bryan McKenzie (George Newbern), rampollo di una ricca famiglia, e il loro desiderio di sposarsi presto, George si sente sopraffatto dalla notizia, mentre Nina è entusiasta.
Un padre disperato. George non riesce ad accettare il fatto che la sua piccola bambina sia ormai una donna e che stia per sposarsi. Spiazzato dall’idea di perderla, cerca in tutti i modi di farle cambiare idea, dando inizio a una battaglia di atteggiamenti esagerati ed esilaranti che coinvolge non solo la sua famiglia e la giovane coppia, ma anche i futuri suoceri, John e Joanna. La situazione si complica ulteriormente quando entra in scena l’eccentrico Wedding Planner Franck Eggelhoffer (Martin Short), chiamato da Annie e Nina per aiutarle ad organizzare il ricevimento che si terrà proprio nella casa in cui Annie è cresciuta.
Un turbine di eventi. Quello che segue è un susseguirsi di eventi al limite dell’incredibile. George si trova a dover affrontare sfide emotive ed economiche sempre più impegnative, compresa la scoperta che la sua vasca da bagno è stata riempita di veri cigni in attesa della cerimonia. La situazione lo porta al limite della crisi di nervi. Tuttavia, solo successivamente, il padre della sposa capirà che la cosa più importante per lui è la felicità di sua figlia e che è giunto il momento di lasciarla andare.
Critiche al film
Nonostante il regista Charles Shyer abbia scelto una via più comica rispetto all’eleganza e allo spirito del film originale del 1950 diretto da Vincente Minnelli, il remake del 1991, intitolato “Il padre della sposa”, offre comunque un’esperienza piacevole al pubblico. Steve Martin, sebbene non abbia la stessa carismatica presenza di Spencer Tracy, interpreta con maestria il ruolo del padre stressato alle prese con le sfide della vita quotidiana. Accanto a lui, Diane Keaton offre una performance convincente nel ruolo della moglie amorevole e Martin Short aggiunge un tocco di comicità come Wedding Planner eccentrico.
Il remake del film “Il padre della sposa” diretto da Charles Shyer è considerato mediocre e più orientato alla farsa rispetto all’elegante e spiritosa versione del film originale diretto da Vincente Minnelli quarant’anni prima. Le differenze nella trama sono minime, ma il livello di classe e qualità è notevolmente inferiore. Diane Keaton viene considerata inferiore a Joan Bennet, l’attrice del film originale, Kimberly Williams è giudicata insipida e inferiore a Liz Taylor, mentre Steve Martin è definito un “primitivo clown” in confronto all’ombra gigantesca di Spencer Tracy.
Un successo inaspettato. Il film è stato però acclamato proprio per l’interpretazione di Steve Martin nel ruolo di George Banks, il padre preoccupato e stravagante che cerca in tutti i modi di gestire il matrimonio imminente di sua figlia. Martin offre una performance brillante e divertente, portando alla vita le paure e le ansie di un padre che sta affrontando la prospettiva di perdere la sua piccola bambina.
Un film da vedere e rivedere
Nonostante le piccole differenze rispetto all’originale, il remake de “Il padre della sposa” è una commedia romantica che merita di essere vista. George Banks, interpretato da Steve Martin, è un cittadino della media borghesia americana che conduce una vita tranquilla come titolare di un’azienda produttrice di scarpe da ginnastica. Ha una moglie affettuosa, Nina, interpretata da Diane Keaton, un figlio vivace di nome Matty, interpretato da Kieran Culkin, e una figlia di 21 anni di nome Annie, interpretata da Kimberly Williams-Paisley, per la quale ha sempre provato un amore incondizionato fin dal giorno della sua nascita.
Trama del film
Tuttavia, quando Annie torna a casa dopo aver trascorso un semestre in Europa e annuncia il suo fidanzamento con Bryan McKenzie, interpretato da George Newbern, e il loro desiderio di sposarsi presto, George si sente sopraffatto. Nina accoglie la notizia con entusiasmo, ma George fatica ad accettare il fatto che la sua piccola bambina sia ormai cresciuta e stia per iniziare una nuova fase della sua vita.
Inizia così una battaglia comica e esilarante di George per cercare di far cambiare idea ad Annie. Utilizzando atteggiamenti esagerati e comportamenti stravaganti, George cerca di ostacolare il matrimonio di sua figlia. La situazione diventa ancora più caotica quando entra in scena l’eccentrico Wedding Planner Franck Eggelhoffer, interpretato da Martin Short, chiamato da Annie e Nina per aiutarle ad organizzare il ricevimento di nozze che si terrà proprio nella casa in cui Annie è cresciuta.
Un susseguirsi di eventi al limite dell’incredibile, tra cui la scoperta della sua vasca da bagno piena di veri cigni posti a sua insaputa in attesa della cerimonia, mette a dura prova sia emotivamente che economicamente George, che crolla in preda a una crisi di nervi. Tuttavia, durante questa sfida, George inizia a capire che la cosa più importante per lui è la felicità di sua figlia e che è giunto il momento di lasciarla andare.
Diane Keaton offre anche una performance affettuosa e sincera nel ruolo di Nina, la moglie di George, che cerca di mediare tra il marito e sua figlia. La chimica tra Martin e Keaton è palpabile sullo schermo, aggiungendo un tocco di romanticismo e di realismo al film.
Inoltre, Martin Short è straordinario nel ruolo di Franck Eggelhoffer, il bizzarro Wedding Planner francese che aggiunge un elemento di comicità slapstick al film. La sua interpretazione eccentrica e stravagante è uno dei momenti salienti del film e offre molte risate al pubblico.
La trama, sebbene sia incentrata sulle peripezie di George per cercare di fermare il matrimonio di sua figlia, affronta anche temi profondi come il rapporto padre-figlia, il passaggio all’età adulta e la difficoltà di lasciar andare i propri figli. Il film riesce a bilanciare abilmente il comico con il sentimento, offrendo una storia toccante e divertente allo stesso tempo.
Il padre della sposa è diventato un cult delle commedie familiari degli anni ’90, e ha generato un seguito nel 1995 intitolato “Il padre della sposa – Parte II”, che segue George e la sua famiglia in una nuova avventura legata alla nascita del nipotino. Entrambi i film sono ancora oggi amati dal pubblico e continuano a essere apprezzati per le loro interpretazioni comiche e per le emozionanti storie familiari che raccontano.
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