Diritti Tv Serie A 2023/2024, se Sky e DAZN dovranno fare a metà, ne gioveranno i tifosi?

Scritto da Elvira Puglisi, 23 Aprile 2023 - Tempo di lettura: 4 minuti

Continuano le previsioni per i diritti tv con DAZN e Sky che sembrano voler sposare business più sostenibili e non contrarre debiti

Si profila un nuovo scenario per i diritti televisivi del calcio italiano. Sky e Dazn, le due emittenti che hanno già mostrato interesse, potrebbero accaparrarsi in co-esclusiva la trasmissione di nove partite su dieci, mentre la decima potrebbe essere oggetto di un’ipotesi esclusiva dal valore di 100 milioni di euro.

Il bando per l’assegnazione dei diritti tv partirà a maggio, con l’obiettivo di raccogliere un miliardo di euro a stagione. Il pacchetto di diritti televisivi sarà venduto ad un prezzo più alto rispetto all’ultimo triennio, grazie ad una strategia chiamata “bando matrioska”.

Il bando prevede la creazione di vari pacchetti contenenti diverse proposte per attirare il maggior numero di acquirenti possibile. Si prevede che il numero di partite in esclusiva diminuirà, ma il prezzo di acquisto potrebbe aumentare.

Amazon potrebbe entrare in gioco per acquistare la trasmissione di un big match, che potrebbe essere l’evento più costoso tra quelli che verranno trasmessi in diretta.

Nonostante gli sforzi della Lega Serie A per massimizzare i guadagni derivanti dalla vendita dei diritti tv, la situazione non è semplice da gestire. Tuttavia, l’obiettivo rimane quello di raccogliere la cifra prefissata attraverso la creazione di pacchetti su misura per le esigenze dei broadcaster.

In attesa di maggiori informazioni sul bando matrioska e sulle conseguenti offerte da parte delle emittenti, gli appassionati di calcio si preparano ad una nuova stagione di trasmissioni televisive con l’auspicio di poter seguire la loro squadra del cuore senza alcuna difficoltà.

Le previsioni per le prossime stagioni ed i diritti tv

La prossima asta per i diritti TV della Serie A per il quinquennio 2024-2029 si avvicina e le società calcistiche si stanno preparando per la battaglia. In questo periodo, si stanno intensificando le schermaglie tra le varie fazioni, e in Lega Calcio si stanno lanciando affermazioni piuttosto improbabili.

Le difficoltà nell’asta per i diritti TV della Serie A sembrano essere aumentate a causa della crisi economica provocata dalla pandemia di Covid-19. Infatti, molte società calcistiche italiane hanno subito un calo dei ricavi e delle entrate negli ultimi anni, rendendo difficile la possibilità di spendere ingenti somme di denaro per acquisire i diritti TV.

La situazione è ulteriormente complicata dalla recente uscita di Mediapro dal mercato italiano dei diritti TV, dopo aver acquisito i diritti per le partite di Serie A nella stagione 2018-2019, e dall’incertezza sul futuro della pay-tv italiana.

Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, ha rivelato di essere al lavoro su diverse opzioni per l’asta dei diritti TV, tra cui un’offerta congiunta da parte delle società calcistiche italiane, un’offerta di una società esterna o un’asta pubblica.

L’idea di un’offerta congiunta sembra essere la più accreditata, ma molti si chiedono se le società calcistiche italiane riusciranno a trovare un accordo per un’offerta comune, vista la rivalità storica tra i club.

Inoltre, l’eventuale successo di un’offerta congiunta dipenderà anche dal prezzo richiesto per i diritti TV. Al momento, sembra improbabile che la Serie A riesca a ottenere il miliardo di euro all’anno che riceve dai contratti in essere.

In questo scenario, DAZN sembra avere un ruolo sempre più importante. La piattaforma di streaming ha già acquisito i diritti TV della Serie A per le stagioni 2021-2024, e sembra pronta a fare un’offerta anche per il quinquennio 2024-2029.

DAZN sembra intenzionata a limitare la sua offerta per evitare di accumulare un rosso da 300 milioni di euro all’anno. Inoltre, la recente perdita del bando per i diritti esclusivi della nuova Champions League di calcio dal 2024 al 2027, potrebbe gettare qualche dubbio sull’effettiva disponibilità finanziaria per l’asta dei diritti TV della Serie A, anche se resta la società più accreditata anche per il prossimo quinquennio.

La situazione attuale dei diritti TV della Serie A sembra essere caratterizzata da molte incertezze e difficoltà, sia dal punto di vista economico che organizzativo. In questo scenario, DAZN sembra avere un ruolo sempre più importante e potrebbe rappresentare una soluzione per le società calcistiche italiane alla ricerca di un acquirente per i diritti TV della Serie A.

Sky Italia si disinteressa della Serie A

Sky Italia sembra disinteressarsi della Serie A, provando a costruirsi un nuovo modello di business più sostenibile. Ha rinnovato i diritti TV della Formula Uno fino al 2027, ha comprato i diritti esclusivi della nuova Champions League di calcio dal 2024 al 2027 (203 partite a stagione), ha i diritti della Premier League (380 partite a stagione) e sembra poter fare a meno delle 380 partite della Serie A, considerando il modesto spettacolo in campo.

DAZN si muove con cautela

Anche DAZN sembra muoversi con cautela. Dopo aver versato 840 milioni di euro a stagione in accordo con il partner TIM in queste ultime tre annate, ora probabilmente non potrà investire più di 500 milioni di euro all’anno per i diritti TV della Serie A, per evitare di accumulare il rosso da 300 milioni di euro all’anno di cui abbiamo accennato poco fa. DAZN detiene attualmente 1,7 milioni di abbonati al calcio sui 1,9 milioni totali dichiarati.

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