Siete davvero consapevoli dei motivi per cui mangiare pesce azzurro fa bene? Oltre a essere leggero e digeribile, questo prelibato alimento apporta numerosi benefici per il nostro benessere complessivo. Scoprite perché consumare pesce azzurro influisce positivamente sull’umore, la linea e la salute.
Giova all’umore
Il pesce azzurro è un vero toccasana per il nostro stato d’animo. Ricco di vitamina D, acidi grassi essenziali e triptofano, promuove il buonumore. Sardine e alici, nonostante le loro dimensioni ridotte, sono vere e proprie cariche di virtù. Oltre a fornire un’eccellente fonte di Omega 3, contengono anche ferro, che, grazie al suo effetto booster, supporta il sistema nervoso.
Mangiare pesce azzurro fa bene al cuore e al cervello
Gli acidi grassi essenziali Epa e Dha, tra cui gli Omega 3 presenti nel pesce azzurro, contrastano l’accumulo di trigliceridi e colesterolo, fattori di rischio per il cuore. Questi grassi sono inoltre alleati preziosi per la salute cerebrale, proteggendo i neuroni e contribuendo al loro corretto funzionamento.
Aiuta a rimanere in forma
Sardine, alici, sgombro e aringa sono tra le varietà di pesce maggiormente consigliate dagli esperti in nutrizione per mantenere la salute e il peso forma. Leggeri e facilmente digeribili, rappresentano una buona fonte di proteine preziose per i muscoli e di grassi di qualità. Possono essere consumati anche fino a tre o quattro volte a settimana. Inoltre, forniscono vitamine del complesso B, fondamentali per il corretto funzionamento del metabolismo energetico, e sali minerali con azione antiossidante, come il selenio e lo zinco.
Il pesce azzurro è una scelta nutrizionalmente ricca e consapevole. Oltre ad essere una delizia culinaria, offre numerosi benefici per la nostra salute e benessere complessivi. Quindi, la prossima volta che farete la spesa, non dimenticate di aggiungere alici, sardine, sardine, sgombro e aringa al vostro carrello. Il vostro corpo e il vostro palato ne saranno grati.
Pesce azzurro, e la dieta?
Il pesce azzurro è una vera e propria risorsa per coloro che seguono una dieta ipocalorica, con soli 130 calorie ogni 100 grammi. Questo alimento è adatto a chi desidera ridurre l’apporto calorico, grazie alla presenza di peptidi che offrono un ottimo potere saziante.
Tuttavia, è importante sottolineare che le specie di pesce azzurro rientrano nella categoria dei pesci semigrassi e grassi. Nella maggior parte di queste specie, la percentuale di lipidi oscilla tra il 3% e il 10%.
Tra i pesci azzurri grassi, con un contenuto di lipidi superiore al 10%, troviamo il salmone, lo sgombro e l’anguilla. Nonostante siano più ricchi di grassi rispetto allo standard, presentano alcune caratteristiche organolettiche comuni alla categoria.
Quali sono le specie di pesce azzurro?
Consumare regolarmente pesce azzurro è una strategia eccellente per mantenere una buona salute a un costo accessibile. Questo tipo di pesce contiene molti elementi essenziali per il nostro organismo, che altrimenti dovrebbero essere compensati con l’assunzione di integratori.
Considerando il prezzo conveniente e il gusto molto piacevole di questa categoria di pesci, integrarli nell’alimentazione risulta essere una scelta molto salutare.
Non tutti i pesci azzurri sono facilmente reperibili, nonostante siano abbondanti nei nostri mari. Le specie più comuni, che si trovano fresche in pescheria o surgelate, includono:
- Acciuga o alice
- Sardina
- Sgombro
- Salmone
- Tonno
- Ricciola
- Pesce spada
- Spatola
Alcune specie meno conosciute nelle nostre tavole ma che rientrano in questa categoria sono:
- Aguglia
- Aringa
- Costardella
- Palamita
- Spratto
- Suro
Controindicazioni, quando è meglio evitarlo? Essendo uno degli alimenti più completi e salutari disponibili, il pesce azzurro non presenta particolari controindicazioni per il consumo. Tuttavia, ci sono situazioni in cui sarebbe opportuno preferire alcune specie e evitarne altre.
Ad esempio, coloro che seguono una dieta ipocalorica dovrebbero limitare il consumo di salmone a causa del suo contenuto di grassi. Chi soffre di disturbi al fegato dovrebbe evitare il tonno a causa delle elevate concentrazioni di mercurio e metalli pesanti presenti in questa specie.
Le persone allergiche al nichel dovrebbero evitare le aringhe. In tutti gli altri casi, il consumo di pesce azzurro è sempre consigliato, a condizione che sia cucinato adeguatamente o abbattuto prima del consumo. Questa categoria è più suscettibile allo sviluppo del parassita Anisakis, che può annidarsi nella carne del pesce crudo e causare gravi conseguenze se ingerito.Come per tutti gli alimenti, il pesce azzurro fresco offre il massimo sapore e consente di apprezzarne tutte le proprietà nutritive. La sua carne delicata tende a deteriorarsi rapidamente, quindi è consigliabile cucinarlo immediatamente dopo l’acquisto o congelarlo se necessario.
Come accennato in precedenza, si sconsiglia di consumarlo crudo (a meno che non venga abbattuto) o di sottoporlo a cotture che possano alterarne il sapore e le caratteristiche. I metodi di cottura più indicati sono la cottura al vapore, al forno, in carta stagnola o alla griglia. Oltre a esaltare il suo gusto, queste tecniche di cottura permettono di sperimentare numerose ricette genuine senza appesantire il conteggio calorico.
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