Il cappuccino può avere effetti diversi sul nostro organismo a seconda della sensibilità individuale, ma l’acidità del caffè è il principale fattore che spiega l’effetto lassativo. Bere latte e caffè al mattino potrebbe non essere la scelta più salutare per il nostro corpo, ma il caffè, con la sua caffeina, può aiutare a stimolare l’intestino.
Il caffè come lassativo? Non da escludere che il motivo risieda nella caffeina, che contrasta la caseina del latte
Perché succede? Secondo Federica Furfaro, gastroenterologa dell’Humanitas, la ragione non è la caffeina, bensì l’acidità del caffè. Bere latte e caffè al mattino è un’abitudine molto comune, ma potrebbe non essere del tutto salutare per il nostro corpo. Il latte è composto da una proteina, la caseina, difficile da digerire.
L’espresso contiene i tannini, che interagiscono con i minerali, e l’albumina presente nel latte. Insieme, questi elementi creano il tannato di albumina, un composto difficile da digerire che richiede almeno 3 ore per essere smaltito dal nostro corpo, limitando l’assorbimento di calcio e altre sostanze benefiche contenute nel caffè.
Per queste ragioni, la gastroenterologa consiglia di sostituire il latte classico con alternative vegetali come quello di soia o di mandorle, per evitare contrasti con la bevanda del caffè. Per chi soffre di stitichezza, una tazza di caffè o cappuccino al mattino associati in questo modo potrebbero essere un valido aiuto per stimolare l’intestino.
La caffeina è un alcaloide che stimola il sistema nervoso centrale e può migliorare le prestazioni mentali, ma non è solo questo a spiegare l’effetto lassativo. Secondo la gastroenterologa, la caffeina contribuisce alla distensione dei muscoli intestinali, ma non ha un grande valore nutrizionale.
Il caffè è ottenuto dai semi di una pianta delle Rubiacee, coltivata soprattutto in Sud America, ma anche in India e Africa, e esistono molte specie diverse dalle quali si possono ottenere diverse tipologie di caffè. Una tazzina di caffè contiene solo una caloria e il 77% di grassi, oltre a proteine e potassio, e circa 100 milligrammi di caffeina (quantità che può variare a seconda del metodo di preparazione).
Nuovi studi vagliano nuove ipotesi benefiche del caffé
Un nuovo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha concluso che il caffè ha effetti sorprendenti sui livelli di attività fisica, inducendo le persone a muoversi di più e a percorrere in media mille passi in più al giorno. Tuttavia, la ricerca ha anche rilevato degli aspetti negativi: le persone perdevano in media 36 minuti di sonno notturno nei giorni in cui consumavano caffè e, inoltre, più caffè bevevano, meno dormivano.
Secondo l’autore dello studio, Gregory M. Marcus, il caffè non è né completamente buono né completamente cattivo, gli effetti sono differenti per ognuno di noi. La ricerca conferma che il consumo di caffè è sicuro, ma le persone devono essere consapevoli dei possibili effetti fisiologici reali e misurabili e saperli riconoscere.
In generale, due o tre espresso al giorno non hanno alcun effetto negativo e possono avere benefici per la salute. Tuttavia, la risposta soggettiva può variare: alcune persone potrebbero avere difficoltà a dormire se bevono caffè nel pomeriggio. Le autorità sanitarie hanno suggerito a persone con problemi cardiaci di evitare il caffè o altre bevande con caffeina, ma ogni caso deve essere valutato individualmente.
Bere troppi caffè e rischi per la salute? Solo benefici ed uso moderato (specie in gravidanza)
Gli esperti di salute pubblica dell’Università di Harvard e di Singapore hanno riassunto le ripercussioni per la salute legate al consumo quotidiano di queste bevande.
Il caffè, ricco di antiossidanti e in grado di stimolare il sistema nervoso centrale, può essere consumato in quantità moderate (4-5 tazzine al giorno per gli adulti sani), senza rischi per la salute. Tuttavia, durante la gravidanza e l’allattamento, è meglio dimezzare i consumi di caffè, poiché la caffeina potrebbe rimanere in circolo per un tempo più lungo e interferire con il metabolismo di alcuni farmaci.
La caffeina può anche ridurre l’affaticamento, aumentare la vigilanza e accorciare i tempi di reazione. Tuttavia, un consumo eccessivo può rendere più difficile il riposo notturno. La caffeina può anche avere una funzione analgesica e proteggere dall’insorgenza della malattia di Parkinson, ma non è associata a un rischio ridotto di sviluppare altre malattie neurodegenerative. La caffeina può aumentare temporaneamente la pressione sanguigna, ma mantenendo i consumi regolari, non c’è alcun rischio per la salute cardiovascolare.
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