Papa Francesco ha indossato il piviale “Cristo nostra Pasqua” nella Veglia di Pasqua che si è tenuta il 9 aprile nella Basilica Vaticana. Il capo di abbigliamento, confezionato dalla sarta Marina Bergantin, presenta sette croci fiorite, sette agrimani e diverse pietre.
Il piviale è stato realizzato dalla sarta come parte del progetto “Nardos“, un laboratorio di sartoria liturgica che sarà avviato nel prossimo anno ad Asti in collaborazione con la Caritas diocesana. L’obiettivo del laboratorio è di dare lavoro alle persone scartate, come anziani soli, detenuti e disabili, e utilizzare materiali che non impattino sull’ambiente.
La Veglia di Pasqua del Papa
Papa Francesco presiede la celebrazione della Veglia di Pasqua nella Basilica Vaticana insieme a quaranta cardinali, 25 vescovi e duecento sacerdoti. Durante la celebrazione, Francesco ha invitato tutti i fedeli a riscoprire lo stupore e la gioia dell’incontro con Dio nella loro Galilea, il luogo dove è iniziata la loro storia d’amore con Gesù. Egli sostiene che l’incontro con Gesù dovrebbe essere ricordato nella sua memoria viva, concreta e palpitante e non come un Risorto astratto e ideale, per trovare il coraggio di fronte al male e ai venti gelidi della guerra.
La celebrazione della Notte Santa: riscoprire la gioia
Papa Francesco dà inizio alla celebrazione della Notte Santa con il rito del Lucernario nella Basilica Vaticana. La cerimonia è stata descritta come “la madre di tutte le vigilie” da sant’Agostino. Dopo la benedizione del fuoco nuovo e l’accensione del cero pasquale, la processione di tutti i concelebranti entra nella basilica. Al terzo “Lumen Christi” del diacono, tutte le luci vengono accese. La celebrazione continua con il canto dell’Exultet che annuncia la Risurrezione, seguita dalla Liturgia della Parola. Durante la celebrazione, otto catecumeni sono stati battezzati e cresimati.
La memoria viva. Ha sottolineato l’importanza di guardare alla memoria viva, concreta e palpitante del primo incontro con Gesù, invece di concentrarsi su un Gesù astratto e ideale. Il Papa ha anche amministrato i sacramenti del battesimo e della confermazione ad otto catecumeni di età adulta provenienti da diverse parti del mondo.
Nella rilettura del Vangelo di Matteo sulla Resurrezione, Papa Francesco ha sottolineato come il cammino delle donne verso la tomba di Gesù ma anche la loro gioiosa corsa verso i discepoli per annunciare loro che Gesù risorto e li attendeva in Galilea siano il messaggio centrale di questa Pasqua: attendere, pregare, festeggiare la Resurrezione. Il Papa ha detto anche che l’importanza del cammino dei discepoli ed il passaggio dalla Galilea, da dove è iniziata la nostra storia d’amore con Gesù, ci deve dare il messaggio di forza per raggiungere la rinascita dei cuori come è accaduto ai discepoli.
La celebrazione della Veglia di Pasqua, la madre di tutte le vigilie, ha visto anche il Papa presiedere il rito del Lucernario e benedire il fuoco nuovo e il cero pasquale. Dopo la Liturgia della Parola con letture dell’Antico e del Nuovo Testamento, il Papa ha amministrato i sacramenti dell’iniziazione cristiana ai catecumeni. Il Pontefice ha presieduto la Veglia rimanendo seduto davanti all’altare e poi raggiungendo il fonte battesimale per amministrare i sacramenti.
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